David Baazov, Chief Executive Officer di Amaya, è stato indagato per insider trading dalla Québec’s Autorité des marchés financiers. Baazov avrebbe sfruttato informazioni riservate ai fini di influenzare o tentare di influenzare il prezzo di mercato dei titoli di Amaya, oltre a comunicare informazioni privilegiate, nell’ambito dell’operazione che nel 2014 portò all’acquisizione di Pokerstars. La nota della della Québec’s Autorité ha portato intanto a un crollo in borsa per Amaya Gaming (-17%) al Toronto Stock Exchange. Il presidente e CEO di Amaya Gaming (società proprietaria dei marchi leader nel poker online PokerStars e Full Tilt), stava in queste settimane progettando insieme ad un gruppo di investitori un’offerta superiore ai 2 miliardi di euro per l’acquisizione del 100% del gruppo. L’operazione, a questo punto, è a rischio. Baazov al momento detiene 24,5 milioni di azioni di Amaya pari a circa il 18,6% delle azioni in circolazione. Il cda di Amaya (alla quale non è stata addebitata nessuna responsabilità) aveva istituito un comitato speciale per analizzare le proposte che potrebbero arrivare a breve con a capo Dave Gadhia, Lead Indipendent Director dell’azienda. Onde evitare eventuali conflitti di interesse, è stato istituito il 9 febbraio un comitato indipendente con Barclays Capital Canada come advisor, a seguito della notifica da parte dello stesso Baazov di voler presentare un’OPA (offerta di pubblico acquisto). “David Baazov ha il pieno sostegno dei membri indipendenti del consiglio”, ha intanto detto Dave Gadhia. In una nota la società ha rassicurato i propri clienti assicurando che le notizie “i fondi dei giocatore e l’integrità del gioco non sono a rischio”. lp/AGIMEG