Il Texas Hold’em non può essere considerato gioco d’azzardo ma una disciplina sportiva. Il giudice del tribunale di Pisa, Luca Salutini, ha accolto la tesi dei difensori dei quattordici imputati finiti a giudizio, in tribunale a Pisa, per il reato di organizzazione ed esercizio del gioco d’azzardo, dopo un blitz dei carabinieri al circolo Europa, alle Melorie di Ponsacco, risalente al 2011.
Tutti assolti, dunque, in quanto il fatto non sussiste. Le motivazioni si conosceranno tra due mesi. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, i giocatori del poker texano arrivavano alle Melorie di Ponsacco da tutta la provincia e non solo: c’era chi arrivava anche da città a 100 chilometri di distanza. Durante l’intervento a sorpresa i militari, che erano intervenuti anche su segnalazione di qualche familiare preoccupato per i rischi connessi ad un eventuale gioco d’azzardo, sequestrarono carte, fiches e soldi, circa 440 euro. Già pochi giorni dopo il sequestro del locale il tribunale di Pisa, in sede di Riesame, aveva dissequestrato il circolo alle Melorie, nella zona industriale. Il buy-in del torneo, pari a 30 euro, è stato ritenuto non rilevante sotto il profilo penale. In altre parole, nella fattispecie in esame, non sussisteva il fine di lucro per configurare il reato di gioco d’azzardo. Il materiale trovato all’interno del locale venne così dissequestrato e restituito al circolo. Nei giorni scorsi a Pisa c’è stata la conclusione, almeno dal punto di vista giudiziario, della vicenda. Tutti assolti, dunque, in quanto il fatto non sussiste. Le motivazioni si conosceranno tra due mesi. In sintesi il giudice ha accolto la tesi della difesa e considerato il poker americano come una disciplina sportiva. lp/AGIMEG