Poker, Amaya impugna in appello richiesta di risarcimento da corte del Kentucky da 870 milioni di dollari, per attività di Pokerstars in Usa tra il 2006 ed il 2011

Kentucky, Stati Uniti. Amaya ha impugnato in appello la richiesta di risarcimento da 870 milioni di dollari per l’attività non autorizzata svolta da PokerStars tra il 2006 e il 2011. Amaya ha rilevato la poker-room  da Rational Group nel 2014, quindi in epoca successiva ai fatti contestati. La sanzione è stata comminata dalla Franklin Circuit Court, il giudice Thomas Wingate originariamente lo scorso novembre aveva conteggiato l’importo in 290 milioni di dollari, ma a dicembre ne aveva triplicato l’ammontare dietro richiesta del Governo statale. In attesa della definizione dell’appello, la compagnia canadese ha dovuto versare un supersedeas bond – una sorta di cauzione – da 100 milioni. Il giudice inoltre, ha disposto che la compagnia sia condannata a pagare un interesse annuo del 12%, fino quando non avrà versato l’intera sanzione. Amaya a gennaio ha inviato una richiesta di risarcimento alla Rational Group, per le violazioni – sia potenziali che già verificatesi – dell’accordo di fusione. Nella richiesta si ricorda che – nei termini dell’accordo – il venditore ha effettuato un deposito presso terzi di circa 300 milioni di dollari a garanzia degli impegni assunti. lp/AGIMEG