Intesa giochi, Fiasco (pres. Alea): “Alcune valutazioni accettabili, tanti i punti di contraddizione”

“Ci sono diversi punti di contraddizione: per esempio come si concilia il progetto industriale delle nuove AWP con la difesa della salute? Chi è che va a verificare l’impatto di una macchina industriale che gestisce 40-50 miliardi di giocate?”. Maurizio Fiasco, presidente di Alea, interviene nel merito dell’intesa sui giochi raggiunta tra Stato e Regioni, che ritiene “nel complesso insoddisfacente”, ma con qualche distinguo, come la libertà d’azione data agli enti locali su distanziometri ed orari e l’obbligo da parte dell’agenzia dei Monopoli di fornire i dati ai comuni che lo richiedono. Questi punti secondo il sociologo partono da “una valutazione accettabile”, che lo porta però a farsi molte domande: “Si è detto che bisogna ridurre le postazioni, ma non dimezzare il numero delle slot o il volume del consumo?”. Un altro punto sul quale c’è consenso è l’utilizzo della tessera sanitaria, ma secondo il numero uno di Alea ci sarebbe un vuoto penale: “è necessario applicare norme penali severissime altrimenti si forma un archivio dei giocatori con informazioni quali età, sesso, ore di gioco e quantità di soldi spesi, tutte utili per programmare offerte ancora più aggressive e mirate”, conclude Fiasco. pc/AGIMEG