Eurispes ad Avvenire: “Scorretto rilanciare posizioni schierate come quella del prof. Fiasco. Ribadiamo l’inneficacia del distanziometro per combattere le ludopatie”

“Il nostro Istituto studia da almeno due decenni il tema della diffusione del gioco in Italia e nel 2017 ha creato l’Osservatorio Gioco, Legalità e Patologie, presieduto dal magistrato Antonio De Donno, sotto la cui egida sono state sviluppate diverse ricerche di ambito territoriale. In questo percorso abbiamo più volte constatato come il pubblico dibattito risulti per molti aspetti carente, e come il mondo della comunicazione segua distrattamente le problematiche connesse alla galassia gioco. In questo quadro fa eccezione la testata da lei diretta, l’unica a riservare con continuità a questo tema adeguati spazi di approfondimento. A conferma di ciò, l’Eurispes ha riscontrato attraverso un’analisi delle 9 maggiori testate nazionali per il triennio 2015-17 che su complessivi 440 articoli dedicati al gioco (206 articoli), più del 45% sono stati quelli pubblicati su ‘Avvenire'”. Il Presidente di Eurispes, Gian Maria Fara, in una lettera al direttore di “Avvenire”, risponde così a un articolo co-firmato da Maurizio Fiasco, che nei giorni scorsi aveva affermato come “sul gioco d’azzardo, retorica e falsa coscienza orientano e disorientano, anche sui fogli di carta di ricerche prive di fondamento nell’offensiva per dissuadere Comuni e Regioni dall’adottare misure a tutela dei cittadini”. “Che l’Eurispes eserciti e continui ad esercitare una non irrilevante influenza attraverso le proprie ricerche sviluppate in più di un trentennio – prosegue Fara – è un rischio che non siamo in grado di evitare, e di ciò gli estensori dell’articolo devono farsi una ragione. Che la critica che l’Eurispes ha argomentato, relativamente alla inefficacia di contenimento del rischio di azzardopatie di strumenti quale il distanziometro (concordando in questo con quanto recentemente espresso dall’Istituto Superiore di Sanità) e la compressione a modificare i testi varati negli scorsi anni, può essere considerato un motivo di infamia per gli estensori dell’articolo, mentre è per noi un positivo riscontro dell’efficacia del nostro lavoro di ricerca”. Per l’Eurispes, evidenzia ancora il suo Presidente, vi è la necessità di una “imprescindibile riforma del settore del gioco legale nel nostro Paese”, vista “l’insufficienza della risposta socio-sanitaria affidata ai Dipartimenti per le Dipendenze Patologiche e all’evidenza del rischio di aumentare il peso dell’illegalità e della criminalità organizzata con l’eccessiva contrazione dell’offerta legale”, conclude Fara. lp/AGIMEG