Pedrizzi (UCID Lazio): “Sarebbe fondamentale per il settore avere una rappresentanza unica nei confronti delle istituzioni e della politica”

“Sono stato da sempre sostenitore di una rappresentanza unica. Se si riuscisse a parlare con una voce unica e univoca, il settore avrebbe più forza. Bisogna far capire a tutti che insieme si vincono le battaglie, separati si continua a perdere”.

E’ quanto ha dichiarato Riccardo Pedrizzi, Presidente UCID Lazio, già Senatore e Presidente della VI Commissione Finanze e Tesoro del Senato, in occasione del convegno “Proiettare gli ADI nel futuro: sostenibilità, innovazione e fiscalità”, organizzato da As.Tro Confindustria SIT, Sezione Concessionari di Rete.

“Riguardo la questione territoriale, sono convinto che se non si affronta il problema della riforma costituzionale della autonomia differenziata difficilmente si avrà una interlocuzione conclusiva nel decidere di delimitare deleghe e poteri dello Stato, degli enti locali, Regione, Comuni e Province, per quel che resta.

Ma oltre alla questione territoriale c’è anche la questione delle deleghe, delle competenze. Attualmente il settore è diviso, come sapete, tra competenze del Ministero degli Interni, dell’Economia e delle Finanze e del Ministero della Salute Pubblica. E’ difficile che tre ministeri, strutture verticali, siano in grado di indicare adempimenti, obblighi e dare direttive”, ha aggiunto. Evento astro Proiettare gli ADI nel futuro

“Avete fatto un grande lavoro: siamo passati dalla fase della lettura della situazione alla fase delle proposte. Sono stati forniti dati dettagliati. E’ stato confermato il trend di crescita continua dell’online che dà un gettito molto inferiore alla rete fisica e crea dei problemi ancora maggiori per quanto riguarda i controlli. Molta parte dell’online è illegale”, ha detto.

“Con la formazione del personale si garantisce sempre di più il controllo del territorio e si ha la percezione di chi è il giocatore consumatore e quali tendenze abbia”, ha sottolineato.

“Avete dato degli obiettivi molto precisi. Innanzitutto avete condiviso la invarianza di gettito. La filosofia del riordino è il contrasto all’illegalità, la collaborazione dell’intera filiera. Dobbiamo cambiare il focus dell’attenzione della politica, non si può concentrare tutta l’attenzione esclusivamente sul dipendente patologico. Se non ci si affida a dei tecnici non si va da nessuna parte. Chiediamo alla politica la prosecuzione del tavolo tecnico. Dobbiamo salire di livello, questa è la proposta che deve uscire oggi da questo convegno. Dobbiamo andare dalla politica e confrontarci sui dati. Io penso che il vento sia cambiato, c’è una possibilità di interlocuzione rispetto a qualche anno fa quando c’era un atteggiamento di proibizionismo totale“, ha concluso. lp/AGIMEG