Un elemento di continuità a cavallo dei due governi Conte sarà sicuramente il contrasto al gioco d’azzardo. Al punto 22 del programma si legge «Sarà rafforzata l’azione di contrasto al gioco d’azzardo patologico». Il focus principale dell’azione del vecchio governo è stata la guerra alle slot machine con particolare attenzione verso l’online. E’ quanto sottolinea in una nota PhatosOnline. “Le slot fisiche nel 2018 hanno raccolto 48,6 miliardi di euro, le slot machine online “solo” 12,8 miliardi ma secondo alcuni addetti ai lavori il Conte 1 ha avuto effetti intensi sulle slot machine online ma poco concreti verso le VLT. L’80% della spesa delle slot avviene su macchine fisiche e risulta sorprendente la strategia seguita dal governo Lega-5S, dato che l’attenzione si è sempre rivolta sul gioco legale a distanza e la sua pubblicità. Le slot machine online sono la parte con meno criticità e maggiori controlli. La prima distinzione netta – continua la nota – è sull’identificazione dei giocatori e dei limiti al gioco, in termini di tempo e denaro. Le slot machine online esigono una identificazione previa, via documento d’identità e deposito con un mezzo di pagamento intestato alla stessa persona e non permettono depositi in contanti. I meccanismi di controllo non eludibili includono una serie di meccanismi di tutela e di autoesclusione, oltre alla possibilità di imporre dei limiti quantitativi al proprio gioco. Queste “accortezze” non esistono nelle VLT. Particolare criticità è stata rilevata negli anni riguardo l’elusione al controllo e anche alla relativa imposizione fiscale delle VLT. In base ai dati del libro blu delle Agenzie dei Monopoli e delle Dogane, nel 2018 il payout tornato ai giocatori delle slot “fisiche” è stato del 79%, mentre nelle slot machine online del 96%. Questa è la percentuale che è stata restituita ai giocatori come vincite, in altre parole ogni 100 euro giocati la macchina ne restituisce 79 (in modo totalmente aleatorio e prevedibile). Diversi scandali sono esplosi già negli anni passati, quando diversi operatori di sale slot non collegavano regolarmente gli apparecchi alla rete informatica di SOGEI e quindi non registravano incassi né vincite, senza poter garantire alcun controllo. Il garante della privacy ha dato il via libera lo scorso 29 agosto all’utilizzo della tessera sanitaria come mezzo di identificazione degli utenti VLT e partirà dal 1° gennaio 2020. Tutti gli apparecchi che non consentono questa identificazione dovranno essere rimossi dagli esercizi commerciali con effetto immediato. Questa misura dovrebbe almeno rendere più difficile l’accesso al gioco da parte dei minori. Come spesso accade – conclude la nota – sembra che si stia cercando di porre rimedio ad un problema come quello del gioco d’azzardo partendo però dal minore dei mali e trascurando fortemente invece la principale causa che porta alla ludopatia”. lp/AGIMEG