“Sono ovviamente favorevole ad un riordino unico ed organico poiché è paradossale fare un intervento a spot in una materia così delicata che ha come principale obiettivo la tutela del consumatore. E’ un errore e va detto con chiarezza”. E’ quanto ha dichiarato Gennaro Parlati, presidente dell’ACMI, nel corso della conferenza stampa “Gioco: un solo mercato, un solo riordino”, promossa dall’Istituto Milton Friedman.
“Facciamo questa attività da 20 anni e il settore lo abbiamo costruito noi, poiché da quando sono arrivate le piccole e medie imprese sono cresciuti i numeri dei giochi. Il comparto è nato con piccole imprese che hanno creduto in un progetto e hanno investito tanto, nonostante tutte le difficoltà: normative territoriali, leggi e regolamenti che cambiavano continuamente e tassazioni in costante aumento. Le piccole e medie imprese hanno formato i concessionari, poiché quando quest’ultimi sono entrati nel mercato del gioco non conoscevano il territorio. I gestori hanno fatto il lavoro sporco nel territorio in questi 20 anni eliminando 800.000 videopoker e facendo entrare le Awp legali. Il valore del territorio non c’è bisogno di evidenziarlo perché durante la pandemia lo hanno fatto autorevoli esponenti della magistratura che hanno dichiarato che l’arretramento del gioco legale apre praterie all’illegalità”.
“Credo – ha concluso Parlati – che ci sia un obiettivo alla fine che accomuna tutte le associazioni presenti: una Conferenza unificata tra Stato, Regione e settore. Le istituzioni devono coinvolgerci e sfruttare la nostra esperienza a tutela del consumatore per creare una normativa adeguata. ac/AGIMEG