A Macerata sono state dimezzate le ore di stop delle sale giochi e delle slot. Il provvedimento porta la firma del sindaco Sandro Parcaroli.
Il nuovo regime modifica le fasce orarie nelle quali è vietato giocare: se ora lo stop è in vigore al mattino tra le 7 e le 10, e di pomeriggio dalle 15 alle 20, dall’inizio di aprile lo spegnimento degli apparecchi sarà dalle 7 alle 9 e da mezzogiorno alle 14.
“L’ordinanza a cui si fa riferimento non è ancora entrata in vigore e, insieme agli Uffici comunali competenti si sta effettuando un approfondimento ulteriore della stessa per definire gli orari e portare le ore di chiusura delle sale scommesse a sei.
L’unica cosa certa è che la decisione definitiva dovrà tenere conto della legge regionale applicando l’orario più restrittivo. Si fa presente che l’adozione di questa specifica ordinanza sindacale rappresenta un atto dovuto in quanto la legge regionale ha dimezzato le ore di chiusura giornaliere da 12 a 6. Il tema della ludopatia e della dipendenza patologica è complesso e se si dovesse usare il metro della demagogia si potrebbe rispondere a chi mi accusa di favorire il gioco d’azzardo – semplicemente per esserci adeguati agli orari previsti dalla legge regionale – che non è allungando o riducendo gli orari che si risolve la questione”, ha spiegato il primo cittadino.
“Se fosse così, e purtroppo non lo è, il problema a Macerata sarebbe stato risolto dall’ordinanza dell’allora sindaco Carancini; ordinanza che lui stesso firmò nel 2018 che non adottava tutte le 12 ore di chiusura previste dalla legge regionale. Il sindaco di allora, infatti, aveva deciso di disporre una chiusura limitata a 8 ore. La nuova ordinanza sindacale entrerà in vigore tra 30 giorni e ricordo che il Governo ha già attivato un tavolo di confronto affinché le limitazioni di orario siano le stesse su tutto il territorio nazionale dato che, attualmente, c’è una discrezionalità da parte dei sindaci e si incorre in situazioni in cui sia probabile che a pochi chilometri da Macerata, in altro Comune, l’orario non abbia alcuna limitazione e su questo ritengo sia necessario un coordinamento con gli altri Comuni.
A tutto ciò si aggiunga che la legge regionale, nell’adozione dell’ordinanza sindacale, prevede anche che “si tenga conto dell’interesse delle imprese” con il coinvolgimento dei relativi rappresentanti con i quali in questi mesi, come richiesto dalla legge, ci siamo confrontati. Il problema della ludopatia si risolve con la prevenzione e la sensibilizzazione di quelle fasce che purtroppo sono coinvolte sui rischi di dipendenza che il gioco compulsivo e d’azzardo può produrre”, ha aggiunto su Vivere Macerata. “È quindi giusto informare sui rischi e soppesare ogni singola decisione, ma senza facili moralismi”, ha concluso. cdn/AGIMEG