Operazione Les Jeux Sont Faits, la Cassazione conferma la confisca dei beni alla famiglia nissena che controllava le slot truccate

La Corte di Cassazione respinge il ricorso intentato da tre dei soggetti al centro dell’operazione Les Jeux Sont Faits e conferma la confisca dei beni acquisiti dopo il 2004 decisa dalla Corte di Appello di Caltanissetta. L’operazione aveva portato alla luce un vasto giro di slot truccate gestito da una famiglia – di cui fanno parte i tre ricorrenti odierni. “L’attività era sospetta di illiceità in ragione della accertata alterazione delle schede di gioco inserite negli apparecchi” scrive la Sesta Sezione Penale della Cassazione. “La medesima famiglia aveva legami con esponenti della famiglia mafiosa di Caltanissetta, garante dell’attività illecita (…) Per questa ragione alcuni membri del nucleo familiare erano attinti dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa”. E nel confermare la confisca, la Cassazione afferma che “La Corte di Appello ha dato atto del fatto che i beni in parola sono stati acquisiti dai ricorrenti nel periodo in cui si è manifestata la pericolosità sociale (dal 2004 in poi) laddove l’entità degli stessi è incompatibile con le risorse finanziarie lecite dei ricorrenti”. lp/AGIMEG