Operazione Decimabis, Cassazione conferma la custodia cautelare per un esponente della Società Foggiana. Tra gli interessi del sodalizio, slot e scommesse

La Sesta Sezione Penale della Corte di Cassazione conferma la custodia cautelare in carcere per uno degli esponenti della Società Foggiana – la cosiddetta Quarta Mafia – arrestato insieme a una quarantina di altri indagati nel corso dell’operazione Decimabis condotta dalla DNA nel novembre 2020. La Cassazione ricorda che il sodalizio controllava diversi racket e operava “per assumere il controllo della gestione della macchinette elettroniche tipo slot-machine e delle scommesse sulle corse dei cavalli”. Per quanto riguarda il ricorso in questione, la Suprema Corte sottolinea che l’indagato si è limitato a proporre una diversa lettura degli elementi a suo carico, mentre l’esame della Cassazione può riguardare solamente la legittimità del provvedimento: “La motivazione del provvedimento impugnato (…) non presenta profili di illogicità o contraddittorietà, ma fornisce una valutazione coerente del contenuto delle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia poste a fondamento della sussistenza dei gravi indizi dell’appartenenza del ricorrente al sodalizio mafioso”. lp/AGIMEG