Pubblicato in Gazzetta Ufficiale Europea il bando di gara per l’assegnazione delle concessioni per il gioco online. In palio fino a 120 concessioni, al corrispettivo di 200mila euro ciascuna, l’intera procedura porterà quindi nelle casse dello Stato 24 milioni di euro. Le concessioni scadranno il 31 dicembre 2022. rg/AGIMEG
Giochi online: il termine per presentare le domande scade il 19 marzo
Gli operatori del gambling hanno tempo fino alle 15 del 19 marzo prossimo per presentare domanda per una delle 120 concessioni del gioco online italiane. Le offerte – informa l’Agimeg – verranno aperte il 19 aprile alle 12, e verranno esaminate nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione “fino alla concorrenza del numero di 120”. Il corrispettivo, da versare una tantum, per la concessione è di 200mila euro, l’intera procedura porterà quindi nelle casse dello Stato 24 milioni di euro. Le concessioni scadranno il 31 dicembre 2022, e non possono essere rinnovate. Gli aggiudicatari potranno offrire online scommesse ippiche, sportive e virtuali, sia a quota fissa che a totalizzatore; concorsi a pronostici sportivi e ippici; giochi di ippica nazionale; giochi di abilità, inclusi i giochi di carte in modalità di torneo e in modalità diversa, nonché giochi di sorte a quota fissa; betting exchange; bingo. gr/AGIMEG
Gioco online: alla gara possono partecipare le società di capitali attive nello SEE
Alla gara per le 120 concessioni italiane per il gioco online possono partecipare tutti operatori del gambling che offrono almeno una tipologia di gioco compreso nel portafogli dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, e esercitano in Italia o in un altro Stato dello Spazio economico europeo, e sono in possesso di una concessione, autorizzazione o altro titolo abilitativo rilasciato dall’autorità competente dello Stato in cui l’operatore ha la sede legale o quella operativa. Le imprese individuali, le società di persone, le società costituende, i consorzi e le società consortili di persone devono espressamente obbligarsi a costituirsi o trasformarsi in società di capitali avente la sede legale in uno degli Stati dello Spazio economico europeo prima della sottoscrizione della convenzione. I soggetti già costituiti in forma di società di capitali devono stabilire la loro sede legale in uno degli Stati dello Spazio economico europeo anteriormente al rilascio della concessione ed alla sottoscrizione della relativa convenzione. Oltre all’una tantum da 200mila euro – informa l’Agimeg – i partecipanti dovranno versare una garanzia provvisoria di 100mila euro “costituita in numerario od in titoli del debito pubblico garantiti dallo Stato al corso del giorno del deposito”, oppure attraverso fideiussione bancaria o assicurativa, rilasciata da una o più banche, istituti di credito o aziende di assicurazione. La garanzia provvisoria deve avere efficacia e validità per un periodo di un anno dalla presentazione della domanda. gr/AGIMEG
Gioco online, ammessi alla gara anche bookmaker extra-SEE e soggetti che operano in altri settori
Alla gara per le 120 concessioni italiane per il gioco online possono partecipare anche i soggetti che operano”in settori diversi dal gioco ovvero in attività di gioco offerte al di fuori dello Spazio economico europeo o in attività di gioco offerte nello Spazio economico europeo con ammontare complessivo di ricavi relativo al biennio precedente la data di presentazione della domanda inferiore a 1.500.000″ di euro. Il bando di gara appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale Europea – informa l’genzia stampa Agimeg – prevede però che questi soggetti siano in possesso “anche per il tramite di società controllanti o controllate o collegate, di una capacità tecnico-infrastrutturale, comprovata da apposita relazione tecnica sottoscritta da soggetto indipendente, aventi le caratteristiche indicate nelle regole tecniche della procedura selettiva e che prestino all’Agenzia delle dogane e dei monopoli garanzia bancaria ovvero assicurativa, a prima richiesta e di durata biennale, di importo pari” a 1,5 milioni di euro. gr/AGIMEG
Giochi online, Pinnacle, Marathonbet e Winamax tra i colossi internazionali interessati al mercato italiano
Tanti gli operatori internazionali che negli scorsi mesi hanno manifestato interesse per il mercato italiano del gioco online, e che attendevano quindi la pubblicazione del bando. Prima fra tutte – informa l’agenzia stampa Agimeg – la Pinnacle, colosso del betting con licenza a Curacao e Malta. Pinnacle è specializzata negli Esports e nelle scommesse con l’Asian Handicap, ma commercializza anche altri prodotti come i casinò online. Nella scelta di entrare nel mercato italiano, è stato decisivo il cambio nella modalità di tassazione per il gioco online in Italia (sul margine, al 22%). Tra i big in arrivo, come anticipato, anche Marathonbet e Winamax. La prima si è messa in luce nel mercato del betting in Spagna, Regno Unito e in Russia. La seconda è la società leader del poker online in Francia (sesto a livello mondiale per la raccolta nel poker), che a partire dallo scorso aprile ha cominciato a cercare personale per il mercato italiano. lp/AGIMEG
Gioco online, il mercato italiano vale 1,2 miliardi di euro. Casinò online e scommesse sportive dominano il settore
Nel 2016 la spesa nei giochi online è stata pari a 1 miliardo di euro, mentre nei primi sei mesi del 2017 si è attestata a 611 milioni di euro (un dato in crescita del 23% rispetto al primo semestre 2016) per una stima di oltre 1,2 miliardi di euro a fine anno. Numeri alla mano – secondo il Rapporto del Politecnico di Milano sul gioco online in Italia – le scommesse sportive nel primo semestre 2017 sono migliorate del 25% passando da 171 a 214 milioni di euro, secondo voce per spesa alle spalle dei casinò games che con 269 milioni di euro sono cresciuti del 29%. In crescita anche il poker a torneo, salito del 18% a 38 milioni, giù invece il poker cash, che ha perso il 6% attestandosi a 36 milioni, mentre gli altri giochi – comprendenti tra gli altri Lotto, Lotterie, scommesse ippiche, gratta e vinci, bingo e scommesse virtuali – hanno totalizzato 54 milioni di euro (+16%), trascinati soprattutto dal Lotto che ha registrato un incremento della spesa del 66% a 12 milioni di euro. Tra gennaio e giugno si segnalano una media di 7,9 milioni di conti gioco, con una media di 2,2 conti aperti per ciascun giocatore. Quasi la metà (49%) dei giocatori online del Paese vive al Sud e nelle Isole, il 30% al Nord e il 21% al Centro. L’82% dei giocatori è di sesso maschile, il 18% è donna (nel 2013 la percentuale femminile era del 14%). La fascia di età più sensibile al fascino del gioco online è quella compresa fra i 25-34 anni (29%) seguita da quella 35-44 (24%), in linea con i dati del 2016. cr-gr/AGIMEG