“Con il decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, recante « Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19 » dal 26 aprile 2021 sono consentiti sia gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in ulte riori locali ovvero spazi, anche all’aperto, purché con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia salvaguardato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia l’attività dei servizi di ristorazione con consumo al tavolo all’aperto, a pranzo e a cena, nel rispetto dei limiti orari agli spostamenti e senza nessun limite di orario per la ristorazione negli alberghi e in ulteriori strutture ricettive, ma solo ai clienti che risultino ivi alloggiati; la riapertura degli spazi chiusi di esercizi di ristorazione, palestre, luoghi di spettacolo, sale gioco e attività di wedding, seppur oggi consentita, è ostacolata dalla gogna dei rischi che in tali spazi sia facilitata la diffusione del virus SARS COV 2”. E’ quanto sottolineato nell’ordine del giorno Villani (M5S) presentato al Disegno di legge: S. 2167 – Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1o aprile 2021, n. 44, recante misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-COV-2, di giustizia e di concorsi pubblici (Approvato dal Senato). Ecco il testo integrale:
La Camera, premesso che: il provvedimento consta di 12 articoli suddivisi in 53 commi ed è articolato in 3 capi; il capo I, recante misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da covid-19 e in materia di vaccinazioni anti sars-cov-2, comprende gli articoli da 1 a 5; rientra certamente tra le nostre assolute priorità che le attività economiche, scolastiche, le attività sportive e tutte le attività commerciali di benessere e salute psico-fisica, nessuna esclusa, siano poste nelle condizioni di ripartire in sicurezza tutelando la salute dei cittadini, dei propri dipendenti e quella degli ospiti; considerato che: con il decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, recante « Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19 » dal 26 aprile 2021 sono consentiti sia gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in ulteriori locali ovvero spazi, anche all’aperto, purché con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia salvaguardato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia l’attività dei servizi di ristorazione con consumo al tavolo all’aperto, a pranzo e a cena, nel rispetto dei limiti orari agli spostamenti e senza nessun limite di orario per la ristorazione negli alberghi e in ulteriori strutture ricettive, ma solo ai clienti che risultino ivi alloggiati; la riapertura degli spazi chiusi di esercizi di ristorazione, palestre, luoghi di spettacolo, sale gioco e attività di wedding, seppur oggi consentita, è ostacolata dalla gogna dei rischi che in tali spazi sia facilitata la diffusione del virus SARS COV 2; come ormai è noto a tutti, la lotta alla pandemia da Sars Cov2 si combatte anche e soprattutto attraverso la corretta sanificazione di tutti i luoghi di cd. assembramento, dai trasporti pubblici, uffici, supermercati e negozi e luoghi di lavoro; il Sars Cov2 è un virus che si diffonde attraverso i droplet che rilasciamo nell’aria, con un tempo di sopravvivenza più o meno lungo a seconda della superficie su cui si trova; l’esigenza della sanificazione degli ambienti, nei luoghi con maggiore afflusso di molte persone, potrebbe risolvere numerosi problemi legati alla purezza dell’aria; esistono purificatori d’aria che utilizzano tecnologie molto avanzate con una efficacia germicida molto alta, in grado di ottenere un abbattimento dei microrganismi presenti e che possono essere utilizzati sia in spazi vuoti, per sanificare ambienti prima del loro utilizzo, ma anche in presenza di persone, garantendo un ricambio d’aria continuo e a un livello costante di qualità; secondo quanto riportato nel rapporto n. 33 del 2020 dell’Istituto Superiore della Sanità sul Covid-19: « A tal riguardo, è bene, di fatto, considerare che gli elementi basilari per una corretta definizione delle modalità di diffusione in ambiente delle componenti virali, tra cui SARSCoV-2, passa attraverso una correlazione, non solo con la temperatura e l’umidità relativa dell’aria ambiente, ma anche attraverso il tasso di ricambio dell’aria, la direzione e l’intensità dei flussi d’aria e infine, l’aerodinamica delle goccioline in cui è presente il virus, potendo queste variabili influenzare fortemente la distanza di diffusione e di caduta ed il tempo di persistenza in aria »; ritenuto che: l’utilizzo di purificatori d’aria può contribuire significativamente ad abbassare il potenziale tasso di contagio in questo specifico momento e, successivamente, aiutare a contenere le influenze stagionali e a migliorare la salubrità dei luoghi in cui clienti, consumatori e lavoratori passano molte ore del giorno; per processo di sanificazione si deve intendere una sanificazione validata dalla comunità scientifica che riesca a distruggere il 99,9 per cento degli agenti patogeni inclusi i virus aerotrasportati, come dimostra uno studio pubblicato nel 2019 da ricercatori dell’Università del Michigan; sono presenti sul mercato sistemi di aerazione forzata o ventilazione meccanica con controllo dei dati ambientali nonché di sanificazione dell’aria con filtri o dispositivi in grado di abbattere la carica virale negli ambienti, conformi ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa europea, che assicurano alte prestazioni sia per il contrasto al COVID-19 sia in termini di abbattimento delle polveri sottili, impegna il Governo compatibilmente con gli equilibri di finanza pubblica, a valutare l’opportunità di prevedere l’introduzione di un credito d’imposta per la sanificazione degli ambienti aperti al pubblico, delle scuole, delle attività economiche culturali e di spettacolo, mediante le tecnologie illustrate in premessa, nonché ad introdurre forme di agevolazione fiscale e incentivi a favore degli esercenti ed operatori economici che adottano impianti di sanificazione dell’aria indoor di ultima generazione per l’eliminazione o inattivazione di microrganismi quali batteri, virus, funghi purché dotati delle idonee certificazioni rilasciate dalle competenti autorità di controllo che ne attestino la validità e conformità ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa europea, che assicurino alte prestazioni sia per il contrasto al COVID-19 sia in termini di abbattimento delle polveri sottili, sia in termini di eliminazione della carica virale presente negli ambienti infetti o fortemente a rischio contaminazione”. cdn/AGIMEG