Sta suscitando molta preoccupazione tra gli operatori la notizia sulla nuova tassa che il Governo starebbe pensando di introdurre tra gli emendamenti alla Manovra. Si tratterebbe di un prelievo dello 0,5% sulle scommesse online per finanziare interventi infrastrutturali e di ristrutturazione degli stadi.
Questa nuova tassa minerebbe la gara per le nuove concessioni per il gioco online. Per gli operatori ancora indecisi se partecipare al bando o per quelli che stanno valutando di unirsi per l’acquisto della nuova licenza, la nuova tassa potrebbe essere il colpo di grazia per la rinuncia a far parte del mercato del gioco online.
Di questo nuovo prelievo ne ha parlato anche il quotidiano
La Repubblica
e l’agenzia
ADNKRONOS
CALCIO: GOVERNO SUL GIOCO ONLINE, IPOTESI NUOVA TASSA ALLA BASE DECRETO SALVA-CALCIO PIU’ AMPIO =
Roma, 10 dic. (Adnkronos) – Che il settore del gioco pubblico sia un limone da spremere quando si cercano soldi facili è un fatto conclamato, ma stavolta il Governo rischia un clamoroso autogol. Non c’è infatti niente di facile nel nuovo documento che il Ministro dello Sport Abodi sta sostenendo presso Palazzo Chigi. Si tratta di un documento -come riporta l’agenzia Agimeg – che il Governo valuterà nelle prossime ore e che potrebbe poi essere la base per un Decreto Salva-calcio più ampio come da tempo chiedono i club di calcio, che prevede un prelievo (da fonti istituzionali si parla di circa 30 milioni) sulla raccolta delle scommesse online. Si tratta di una manovra fuori tempo e fuori luogo. La gara per le nuove concessioni online ha infatti creato già molti problemi e perplessità tra gli operatori. In particolare il costo di 7 milioni di euro di fatto dimezzerà il mercato degli attuali operatori. Attualmente sono oltre un’ottantina gli operatori di gioco online e la nuova soglia di entrata a 7 milioni darà un taglio netto al mercato. Secondo le stime dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, saranno circa 50 le concessioni vendute per un incasso totale per il Governo di 350 milioni di euro. Ma non saranno 50 gli operatori a prendere la nuova concessione visto che le aziende più grandi ne acquisteranno diverse (è previsto un massimo di 5 per operatore).
Per gli operatori indecisi o quelli che stanno valutando di unirsi per l’acquisto della nuova licenza, la nuova tassa potrebbe essere il colpo di grazia per la rinuncia a far parte del mercato del gioco online. Le 50 concessioni previste potrebbero quindi essere molte di meno. Basterebbe la rinuncia a sole 5 concessioni (35 milioni di euro) per fare incassare al Governo meno dei 30 milioni previsti dalla nuova tassa a favore dei club di calcio. (Red-Spr/Adnkronos)
sb/AGIMEG