Il governo punta a chiudere in tempi brevi la partita delle nomine all’Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, con il collegio in scadenza l’8 agosto e l’intenzione di evitare proroghe. Secondo quanto riferito da la Repubblica, l’obiettivo dell’esecutivo è imprimere una svolta all’Authority che gestisce le partite strategiche dell’energia in Italia.
Tra i nomi in pole per la presidenza spicca quello di Roberto Alesse, attuale direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, considerato vicino alla premier Giorgia Meloni e apprezzato anche dagli operatori del settore energetico. Alesse sarebbe la prima scelta di Fratelli d’Italia, intenzionata a consolidare la propria presenza ai vertici dell’Authority.
Sul tavolo, tuttavia, rimane anche l’ipotesi sostenuta da Forza Italia, che vorrebbe proporre Giuseppe Moles, attuale amministratore delegato di Acquirente Unico, per guidare l’Autorità. In caso contrario, Moles potrebbe entrare come consigliere in quota FI.
A completare la lista dei possibili componenti del nuovo collegio figurano anche Laura Ravetto per la Lega, Fabrizio Penna, responsabile dell’unità Pnrr al ministero dell’Ambiente, e Alessandro Bratti, ex parlamentare Pd, il cui nome resta al vaglio del partito.
Con l’estate alle porte, il governo mira a chiudere le nomine entro poche settimane, aprendo una nuova fase per l’Autorità in un settore strategico come quello dell’energia, in una fase segnata da sfide legate alla transizione ecologica, ai costi energetici e al monitoraggio dei mercati. sb/AGIMEG