AGCOM: vietata qualsiasi forma di pubblicità anche indiretta con contenuto commerciale sul gioco. Ok a marchi e insegne nei punti vendita

Marchi e insegne legittimi, così come il posizionamento sui motori di ricerca per gli operatori di gioco legali. Dopo mesi di gestazione – le prime consultazioni in materia hanno avuto luogo lo scorso mese di dicembre – l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato le linee guida riguardanti l’applicazione delle norme sul divieto di pubblicità su giochi e scommesse contenute nel Decreto Dignità, dando attuazione all’art. 9 (divieto di pubblicità di giochi e scommesse ndr) del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87, recante ‘disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese’, convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto 2018, n. 96.

Secondo le linee guida dell’AGCOM pubblicate oggi, è vietata, ai sensi dell’articolo 9 del Decreto Dignità, qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, di sponsorizzazione, o di comunicazione con contenuto commerciale del gioco con vincita in denaro effettuata dagli influencer.

Niente gadget brandizzati: Vanno considerate comunicazioni commerciali vietate anche la distribuzione di gadget brandizzati dei prodotti del gioco, l’organizzazione di eventi con premi costituiti da prodotti brandizzati, la pubblicità redazionale e il ‘product placement’, ovvero la pubblicità indiretta che compare in spazi non prettamente pubblicitari, senza essere segnalata come tale.

Stop a comunicazioni commerciali anche se con consenso preventivo: Stante la natura imperativa del divieto, non ha alcuna efficacia il fatto che il giocatore/utente abbia rilasciato un consenso preventivo all’invio di comunicazioni commerciali riguardanti il gioco a pagamento. lp/AGIMEG