Stati Generali ADM, Mortali (Istituto Superiore di Sanità): “L’offerta di gioco deve tenere conto anche della tutela della salute”

Nel corso della prima giornata degli Stati Generali di ADM, ampio spazio è stato dedicato nella sessione pomeridiana al gioco pubblico. Durante il panel “ Fra liberismo e proibizionismo: il bilanciamento fra diritto alla libertà d’iniziativa economica e il diritto alla salute nel riordino del gioco pubblica”, è intervenuta anche Claudia Mortali, Primo ricercatore del Centro nazionale dipendenze e doping – Istituto Superiore di Sanità.

“Il quadro del gioco in Italia è sia quantitativo sia qualitativo, perché il gioco è una cosa bellissima, è necessario per crescere e nessuno vuole demonizzare il gioco. Ma se vogliamo bilanciare le esigenze di salute, dobbiamo guardare anche alle dipendenze che esso crea. Una persona dipendente è una persona che reitera un comportamento nonostante il danno che il comportamento crea. C’è un impulso al gioco che va oltre al danno evidente”.

“Tutti possono caderci, per qualsiasi motivo, e si scatena un problema del circuito del sistema mentale. Il danno alla salute, e al sistema sanitario nazionale, non è solo quello a se stessi, ma il giocatore d’azzardo coinvolge anche gli affetti, la famiglia, fino ai datori di lavoro. Non c’è capacità di regolarsi nelle persone dipendenti”.

Stati Generali ADM Sessione Giochi Tavolo Rotonda Emmanuele Cangianelli presidente EGP FIPE, Emilio Zamparelli presidente FIT, Claudia Mortali Centro Nazionale Dipendenze e Doping ISS

“Il danno verso il sistema sanitario nazionale è molto più grande. Al telefono verde ci chiamano quasi sempre i familiari dei dipendenti dal gioco. Ma non solo, perché chi soffre di disturbo da gioco d’azzardo, molto spesso cade nell’usura. Inoltre, un grande problema riguarda quello dei minori: nel 2018 il 3% degli studenti italiani erano giocatori problematici, ma ora siamo al 4%”.

“Famiglie e scuola, rispetto ai minori, devono avere un ruolo di maggior presenza. Nelle dipendenze, la quantità dell’offerta ha un peso importante sul disturbo. Un giocatore che vuole smettere, di fronte a una grande offerta è in difficoltà. Distanze e orari allora possono avere un ruolo”. lb/AGIMEG