“Moriremo di fame non di virus”: ecco le reazioni sui social del comparto giochi al nuovo DPCM

Stanno facendo molto rumore le indiscrezioni sul nuovo DPCM che entrerà in vigore a partire da domenica 16 gennaio, nel quale è prevista la proroga della chiusura delle attività di gioco fino al 5 marzo prossimo. Il decreto dovrebbe introdurre anche la cosiddetta zona bianca per le regioni a rischio basso ed una incidenza dei contagi inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti per tre settimane consecutive. In questa nuova zona sarà concessa la riapertura anche alle sale giochi, scommesse e bingo. Queste notizie hanno scatenato l’ira del lavoratori del comparto giochi sui social.

Simone L.: “Aveva ragione chi sosteneva che avremmo riaperto in primavera”.

Loris G.: “Vogliono davvero farci chiudere”.

Piero O.: “Questa è la fine. Ci sono riusciti”.

Michele G.: “Così non si può vivere, non si può campare una famiglia. Maledetti”.

Franco D.M.: “Se si aspetta la zona bianca non si riapre prima di giugno”.

Jacopo D.V.: “Neanche il 5 marzo si avranno dati così bassi”

Giovanni M.: “Forse vogliono dire che se si rimane in bianco si potrà aprire”.

Ale A. “Siamo sempre stati equiparati ai musei e cinema. E perché non apriamo anche noi? Basta. Lavoro in un centro scommesse e rischiamo di chiudere del tutto perché il mio titolare non riesce più a pagare spese e affitto. La cassa integrazione non arriva. Come andiamo avanti? Dobbiamo mangiare, pagare mutuo, affitto, spese. Ma perché ci prendono in giro. Siamo disperati”.

Mastro T.: “Come l’anno scorso le sale giochi apriranno per una breve stagione estiva con frequentazione bassa. Tipologia di offerta commerciale agli ultimi rantoli di esistenza. Il covid sta solo accelerando i tempi di un percorso che si vedeva chiaro da lustri”.

Giovanni D.: “Lo vogliono capire che non abbiamo i soldi per andare avanti e loro sono ancora a fare i giochetti di palazzo”.

Fabio E.: “Lo avevano detto ad ottobre che fino a marzo facevano questo è lo stanno mantenendo, Meritate l’ergastolo”.

Franco D.M.: “Quando andrete al voto non dimenticate chi vi sta facendo morire di fame”.

Massimo V.: “L’unica soluzione è la disobbedienza unanime anche con l’appoggio dei concessionari. Dalle mie parti i ristoranti già lo stanno facendo”.

Giorgio B.: “A questo punto sapete che dico evviva il gioco illegale, evviva chi evade, evviva chi lo mette in quel posto al governo. Ho sempre detto che non è il cittadino che evade ma è lo stato che lo mette nella condizione di evadere”.

Stefano C.: “Speriamo che Renzi li mandi a casa definitivamente”.

Ale. A.: “Fate schifo. Moriremo di fame. Non di virus”.

Lucio R.: “Questi ci fanno chiudere per sempre”.

Giuseppe D.: “Svegliamoci. Tutti in piazza al più presto”.

Simona M.: “Blocchiamo le autostrade da Nord a Sud”.

Lucia E.: “Ci vuole l’occupazione del parlamento e entrare nei palazzi con bastoni e mazze”.

Girolamo G.: “Siete gentaglia. Malvagia e lobbista”.

Luigi M.: “Chiusi fino al prossimo DPCM. Poi ce ne sarà un altro che prolungherà la chiusura fino ad aprile o maggio e sarà la fine per l’80% delle sale”.

Giulio P. “Da come ho letto noi apriremo dopo il 5 marzo? E dov’è la cassa integrazione? Che dal 26 ottobre nn è arrivato ancora nnt? Vergogna!!!!!!”

Giacomo C. “CHIUSI fino al 5 MARZO(minimo) senza alcuna possibilità e/o replica!!!Alcuni NON avete chiaro che fino a quando al Governo ci saranno i maledetti 5 NON CI SALVA NESSUNO!!!”

Giovanni R. “131 giorni di chiusura minimo un mese in più rispetto il lock down di marzo ci arriviamo che questi ci vogliono morti”

Sergio L. “È una trappola. Niente ristori e le zone bianche durano poco. Basta un giorno in cui trovano un caso in più, non è più gialla. Chiusi 3 settimane. Come si può pianificare e lavorare così?”

Peppe P. “Si e quali sarebbero le zone bianche in questo momento?! Nessuna! O quasi.”

Liborio D. “Andiamo a Roma e tiriamo giù sti 4 incapaci dalle poltrone”

Be B. “Ci vorrebbe un’organizzazione valida in tutta Italia, una ribellione ad aprire Roma, ci sta. Perché se loro in piena emergenza Covid si permettono di far cadere il governo e fregarsene, allora noi dovremmo fare come gli americani”

Arianna D. “Se il gioco rispetta i Decreti i dipendenti hanno diritto di lavorare, perché tutti i giorni si mangia”

Jessica D. “State mettendo avete messo anzi l’Italia in ginocchio economicamente…senza nessuna soluzione.. riaprite tutto sale scommesse palestre tutto con tutte le prevenzioni e aumentando controlli e multe e vedrete come funzionerà di più…altro che zona rossa gialla arancione tanto vi prendono per il culo non rispettando nessuna norma…aumentate controlli e multe MA CAZZO RIAPRITE E FATE LAVORAREEEEEEEEEEE TUTTIIIII”

Mariano “Ragazzi andiamo a roma e facciamo come l’America”

Daniela “Sale slot chiuse ci volete morti ,impossibile pagare affitti luce e tutto il resto ,la distanza fra giocatori c è come nelle sale dei parrucchieri quello che io vedo ,non è il problema le sale …. ma le bancarelle dove tutti sono ammucchiati , negozi piccoli dove invece di 2 persone entrano in 10 e nessuno controlla . E andate a vedere voi cosa c è i giro fatevi una passeggiata nei centri , non voglio vedere mio figlio distrutto e senza lavoro . Le sale a norma vanno aperte co e sono aperte parrucchiere”

Cedric “Ok nn mi fai aprire le sale giochi io che ci lavoro mi paghi tu ??? Visto che sono due mesi che nn prendo un soldo e nn so più come fare a pagare !!!!!!!!”

Linda “Sono una mamma di 2 bambine e da più di 2 mesi il governo non mi permette lavorare, ancora oggi non ho visto un euro della cassa integrazione, avendo un lavoro legale nn posso garantire niente per le mie bambine, tutto questo non è giusto! Sono disperata. Per favore fateci aprire!!!”

Stefano M. “Io neanche un centesimo da ottobre e con due figli a carico, dove sta sta cassa integrazione, non sopravvive una famiglia senza neanche un centesimo da ottobre, con il covid si muore e senza un centesimo per dei mesi una famiglia intera cosa deve fare, aprire questi settori non se ne può più andiamo a finire in mezzo ad una strada dopo anni di sacrifici, politici fate qualcosa, aprite, i bimbi non aspettano le grazie per mangiare”

ac/AGIMEG