“La proposta di modifica proviene da rappresentanti dell’attuale maggioranza e verrà discussa nelle prossime settimane in diverse commissioni – tra cui quella alla Legalità – prima di approdare in aula per il voto. Nel 2016, il Consiglio della Regione Piemonte ha affrontato la problematica, approvando la legge 9/2016. Un impianto normativo che pone al centro della sua ratio la regolamentazione di un settore, fino ad allora, con poche regole e molti vuoti da colmare. Tra le positive novità introdotte, citiamo: – il divieto di collocare le slot machines vicino a luoghi sensibili come scuole, banche, centri anziani; – la limitazione giornaliera del gioco imponendo almeno 3 ore di inattività degli apparecchi; – l’introduzione di un Piano Regionale per prevenire ed intervenire sulla diffusione del gioco d’azzardo patologico. Proprio sul punto del cosiddetto distanziometro si concentra la proposta di modifica. La norma, infatti, prevede l’applicazione di questa caratteristica agli esercizi pubblici e commerciali, ai circoli privati, a tutti i locali pubblici o aperti al pubblico, nonché alle sale da gioco e alle sale scommesse presso cui, alla data del 19 maggio 2016, erano collocati apparecchi per il gioco. La proposta punta a cancellare l’effetto retroattivo di questo articolo di legge”. Sono le parole di Libera Biella riguardo la modifica alla Legge Regionale sul contrasto del gioco patologico in Piemonte. “Di fatto, passasse questa modifica, tutti gli apparecchi da giochi spenti per effetto di questo articolo di legge potrebbero essere riaccesi, eliminando parzialmente un pilastro fondante della legge. Abbiamo deciso di opporci a questa modifica, perché i risultati raggiunti nei soli primi due anni di applicazione sono positivi”, ha aggiunto. “Ci chiediamo a che gioco stia giocando la Regione Piemonte mettendo in discussione una legge che ha prodotto buoni risultati. La posta in palio è altissima e potrebbe avere come effetto lo sgretolamento di un argine importante al gioco d’azzardo patologico, al sovraindebitamento al riciclaggio delle mafie nel settore. Lanciamo la campagna “REGIONE PIEMONTE: A CHE GIOCO STAI GIOCANDO?” per parlare, dati alla mano, dei risultati raggiunti sul contrasto al gioco d’azzardo patologico”, continua Libera Biella. cdn/AGIMEG