“La riforma fiscale era una priorità per il Paese già prima della pandemia, ora l’Italia sta per uscire dalla crisi ma con un debito pubblico del 160% sul Pil. La riforma fiscale arriva in una fase in cui Governo e Parlamento dovranno tenere conto di una serie di priorità, come la riforma degli ammortizzatori sociali, la proroga del bonus 110%, si dovranno stanziare risorse per la sanità ed il sistema scolastico”. Lo ha detto il senatore PD Antonio Misiani, ex vice ministro dell’Economia, nel corso del webinar “L’evasione fiscale: il male assoluto – Le proposte della UIL per combatterla”.
“Tutte queste considerazioni rendono necessarie scelte di priorità sulle proposte individuate dalle Commissioni finanze di Camera e Senato. Se la nuova riforma non conterrà misure coraggiose per recuperare una parte importante degli oltre 100 miliardi di euro sottratti ogni anno all’erario, non ci sarà alcuna vera riforma fiscale. Senza lotta all’evasione, la riforma è solo un volo pindarico, mentre serve una misura che restituisca equità e sostenibilità da un punto di vista sociale”.
In merito alla sospensione del cashback, Misiani ha affermato: “Era uno strumento troppo costoso, non possiamo permetterci di impegnare tutte quelle risorse, ma è stato un errore cancellarlo completamente. Credo invece che si possa riformare e rifocalizzare. Serve un incentivo all’uso della moneta elettronica per migliorare la tracciabilità delle transazioni e consentire all’amministrazione di controllarle al meglio”. cr/AGIMEG