Minenna (dg ADM): “Importante capire che la vigilanza viene prima della attività sanzionatoria. Il gioco legale è uno strumento per combattere la ludopatia e contrastare il gioco irregolare”

“La risposta sull’importanza del gioco legale viene da fatti e riscontri empirici. Il lockdown ha colpito il settore del gioco pubblico legale, non quello illegale che ha proseguito invece indisturbato la sua attività”.

E’ quanto ha dichiarato Marcello Minenna, direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nel corso della presentazione del primo Numero dell’Osservatorio permanente Censis-Lottomatica sul gioco legale in Italia.

“Quando abbiamo riscontrato questa criticità, abbiamo cercato uno strumento per cercare di contrastare il gioco irregolare. E, attraverso il Copregi, in pieno lockdown ci siamo coordinati con il capo di pubblica sicurezza, il prefetto Franco Gabrielli.

Siamo intervenuti in oltre 100 comuni, abbiamo chiuso più di 150 punti illegali di gioco ed elevato sanzioni per molti milioni di euro. Tutto questo durante il lockdown.

E quando ho presentato questi riscontri in Commissione Antimafia, i numeri furono talmente dirompenti che il gioco pubblico entrò finalmente nell’attenzione della Commissione, tanto che proprio Cafiero De Raho sottolineò la necessità di riaprire il settore.

Il tema principale è quello di far comprendere l’importanza della vigilanza del gioco. Il gioco pubblico sembra equivalente alla ludopatia, mentre non si capisce che attraverso questo settore possiamo avere strumenti per combattere il gioco problematico. Il principale problema è il contrasto al gioco irregolare. Bisogna comprendere che la vigilanza regolamentare viene prima a quella regolatoria.

La nostra stima sul gioco illegale è che cubi esattamente quanto il gioco legale. Alcuni provvedimenti regolatori sono urgenti. Non è più possibile procedere solo per il coraggio dell’Amministrazione che, ad esempio, è riuscita a fare una proroga amministrativa per le concessioni delle scommesse. Se non ci fosse stato un grande gioco di squadra con il sottosegretario, senza questo provvedimento normativo, nel settore delle scommesse avremmo spianato la strada alla criminalità organizzata. E molti esponenti parlamentari non hanno capito questo processo”.

Nicola Porro ha quindi chiesto a Minenna se “esiste un rischio tecnologico di furto e criminalità anche nel settore del gioco”.

“L’Agenzia con la sua unità di Investigazioni – ha sottolineato Minenna – ha avviato la prima vigilanza sul cloud nel settore del gioco. Tre settimane fa ho validato il metodo di vigilanza e stiamo già provvedendo in tal senso. Non escludo che a breve ci siano le prime deleghe. Abbiamo una serie di protocolli quadro sia con le forze di polizia sia con le agenzie, stiamo sperimentando le tecniche sul cloud e credo che nei primi giorni di settembre potremo dar vita a questo strumento.

Bisogna però insistere sul fatto che aspetti come la gara sul gioco a distanza, normative sui conti all’estero e sul whistleblowing, non possono più aspettare”. sb/AGIMEG