Minenna (Dir. Gen. ADM) in audizione al Senato: “L’80% dei punti gioco è sotto un regime concessorio non in linea con le normative degli enti locali. Urge testo unico sui giochi per tutelare entrate erariali. 36 mesi di proroga il tempo giusto per riallineare il comparto”

“In tema dei giochi, non è compito dell’Agenzia fare valutazioni se è giusto o no, ma applicare le regole che vengono definite. C’è un problema di disciplina concorrente tra Stato, Regioni ed Enti locali. E’ difficile oggi poter procedere al rinnovo di gare fatte tanti anni fa, nel frattempo altre discipline sono intervenute. Oggi l’80% dei punti gioco è sotto governance di un regime concessorio non in linea con le normative degli enti locali. Ci troviamo nella circostanza che una concessione scade e non possiamo emanare un bando”. Lo ha detto il direttore generale di ADM, Marcello Minenna, in audizione nell’ambito dell’esame dell’Affare “Atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2020-2022” in Senato.
“Occorre ridefinire un assetto normativo, scrivere un testo unico sui giochi, per effettuare quelle attività di gara necessarie alla ripartenza ordinata del sistema, fondamentale per garantire il gettito erariale. Prevedere 36 mesi di proroga vuol dire dare tempo a legislatore e Adm per trovare la sintesi di competenze concorrenti e riallineare il comparto. ADM infatti svolge ampie funzioni per motivi statutari, tra cui quello di organo di regolamentazione, vigilanza e coordinamento dei giochi”.

Il direttore generale in audizione ha inoltre detto che “ADM partecipa alla Commissione antimafia e con l’autorità giudiziaria più in generale. Siamo uno strumento di indirizzo e coordinamento per altri Ministeri, come il ministero della Sanità, durante l’emergenza sanitaria sono arrivate sul territorio italiano 3 miliardi di mascherine anche grazie al contributo dell’Agenzia. Il 60% del nostro personale non è mai andato in smart working durante la pandemia, in quanto ha dovuto svolgere funzioni essenziali per porti ed aeroporti”. Dal punto di vista operativo serve un “allargamento della quota dirigenti: entro il mese di aprile dovrò ricoprire 8 interim di prima fascia, andrebbe risistemato l’impianto normativo che consenta a un Direttore generale di Adm di effettuare nomine ripartendo gli sforzi di bilancio in maniera più funzionale e manageriale”.

Sul fronte dei tabacchi, Minenna ha detto che “lo Stato ha montato un sistema di regulation di tabacchi eccezionale per contrastare il contrabbando. Oggi sappiamo perfettamente un pacchetto di sigarette dove viene prodotto, dove è destinato e quale è la sua composizione chimica. Abbiamo tutta una serie di requisiti che consentono la sua tracciatura, ma per altri settori assimilati non è così, come i prodotti derivanti dalla canapa, motivo per cui non vi è piena governance del settore. Serve un pacchetto di norme per recuperare 100-150 milioni di euro, per rimettere tutto nella stessa aliquota e garantire attività di sorveglianza e vigilanza”. cr/AGIMEG