Uomo, sposato, con un lavoro stabile, una casa di sua proprietà e generalmente senza pendenze penali. E’ il ritratto-tipo del giocatore compulsivo tracciato dalla Asl di Milano: i dati – elaborati dall’Osservatorio dipendenze – hanno tracciato questo profilo, come il più comune tra chi richiede cure presso i Sert cittadini lombardi. Un profilo-tipo, dunque, che rivela soprattutto una dipendenza dalle slot – come segnala la ricerca – e la necessità di scommettere almeno una volta al giorno. Nei primi sei mesi del 2015 la Asl ha avuto in cura 185 pazienti ludopatici, nel 2014 complessivamente avevano toccato quota 334. In Lombardia sono circa duemila le persone seguite nei Sert, e la maggior parte di queste sceglie di curarsi in maniera volontaria. I pazienti sono sopratutto uomini (86%) e hanno tra i 40 e i 64 anni. Le donne sono la minoranza delle persone che chiedono aiuto: risultano essere meno del 15% del totale e in media hanno almeno sette anni in più degli uomini che manifestano lo stesso problema. Inoltre, contrariamente al luogo comune del pensionato con molto tempo a disposizione, chi si rivolge alle cure dei Sert in sei casi su dieci, ha un’occupazione stabile e solo il 18% si è ritirato dal lavoro. lp/AGIMEG