Le associazioni di settore accolgono di buon grado la proposta di confronto lanciata dal sottosegretario al Mef Alessio Villarosa. Intanto il decreto per dotare le slot di un lettore della tessera sanitaria passa lo stand still in Commissione Europea. Camera e Senato sono impegnate nell’esame dei ddl Semplificazioni e Agricoltura. Per ora il gettito sul gioco tiene, anche se gli scossoni potrebbero arrivare a breve
Distante (Presidente Sapar) ad Agimeg: “Rassicurati dalla disponibilità di un confronto da parte di Villarosa. Il riordino dei giochi è fondamentale”
“Abbiamo già avuto un primo rapido incontro con Villarosa, ma senza dubbio siamo pronti ad affrontare la questione del riordino del settore dei giochi con la dovuta calma e attenzione, nel caso il sottosegretario dovesse confermare la disponibilità promessa. La situazione normativa è critica come hanno messo in luce anche le recenti valutazioni offerte da Eurispes nel convegno organizzato a Torino e presentate dall’Osservatorio Giochi, legalità e patologie. L’augurio è che il sottosegretario riesca nel difficile compito di creare una fondamentale normativa nazionale”. Il presidente Sapar, Domenico Distante, ha commentato così le dichiarazioni rilasciate ad Agimeg dal sottosegretario all’economia con delega ai giochi, Alessio Villarosa. Il Mef ha mostrato una prima apertura per un confronto con gli operatori di settore. “Un confronto è urgente e noi di Sapar ci rendiamo disponibili – ha detto -. Le leggi regionali stanno mettendo a rischio posti di lavoro e ormai non lo diciamo solo noi, ma anche la magistratura e le forze dell’ordine stanno segnalando il pericolo della crescita del gioco illegale come conseguenza di una serie di norme troppo restrittive nei confronti degli operatori che lavorano onestamente”.
Zapponini (Presidente SGI) ad Agimeg: “Segnali interessanti dal Mef per un riordino del settore, ma serve un tavolo di confronto con i concessionari”
“Non possiamo dimenticare che questo Governo ha riposto già particolare attenzione al settore dei giochi, proponendo in passato anche una data entro la quale mettere in atto una riforma. Non è un cambiamento il fatto che questo termine sia scaduto, non rappresentano un cambiamento i quattro aumenti del Preu, così come gli interventi inseriti nel decreto dignità. Senza polemica però prendo atto che adesso ci siano segnali interessanti. Un riordino del settore potrebbe correggere quell’anomalia che vede questo settore come un semplice produttore di gettito. E’ necessario prendere atto che quello del gioco è un settore di imprese e lavoratori che insieme hanno combattuto in questi anni l’illegalità e che creando occupazione hanno portato avanti una tecnologia sicura per il gioco pubblico che ci invidiano in tutto il mondo”. E’ quanto dichiara Stefano Zapponini, presidente di Sistema Gioco Italia (SGI), commentando le dichiarazioni rilasciate ad Agimeg dal sottosegretario all’economia con delega ai giochi, Alessio Villarosa. “Ci auguriamo poi in una futura riforma i concessionari non saranno considerati una controparte, ma il braccio operativo dello Stato. Spero venga dato atto al lavoro e alle proposte concrete che noi e altre sigle di settore abbiamo portato avanti per migliorare la qualità e la sicurezza dell’offerta. Non siamo ancora riusciti ad incontrare il governo, ma siamo pronti ad affiancare il ministro Tria, il viceministro Castelli e il sottosegretario con delega ai giochi Villarosa per arrivare ad una riforma strutturata e studiata intorno a un tavolo di confronto per salvare le aziende di settore. Magari recuperando anche ciò che di buono è stato fatto in passato”.
Incontro tra i Regolatori europei del gioco: sul tavolo protezione dei consumatori, nuove tendenze di marketing e l’importanza delle forme tradizionali di pubblicità
Protezione dei consumatori, promozioni commerciali, nuove tendenze di marketing, il ruolo degli influencer e l’importanza delle forme tradizionali di pubblicità. Sono alcuni dei temi che sono stati discussi l’8 e 9 maggio scorsi durante l’incontro dei regolatori europei del gioco tenutosi a Madrid, che ha coinvolto i rappresentanti di Francia, Germania, Regno Unito, Portogallo e Spagna. L’incontro si è aperto con una presentazione della situazione attuale dei rispettivi mercati, con i rappresentanti che si sono scambiati le loro esperienze, ribadendo le possibilità di collaborazione e coinvolgimento con i fornitori di servizi di pagamento, alla luce delle possibili azioni congiunte da proporre in futuro. Spazio anche alla discussione sulla cooperazione multilaterale a livello europeo. La prossima riunione dei regolatori del gioco si terrà a Lisbona, in Portogallo, in autunno.
Bienkowska (UE): “Commissione sostiene Stati membri per garantire alto livello di protezione dei giocatori online, ma ad oggi non vi è normativa specifica per il settore a livello europeo”
“La Commissione non ha effettuato una valutazione dell’attuazione della raccomandazione sui principi per la tutela dei consumatori e dei giocatori dei servizi di gioco online e per la prevenzione dei minori dal gioco d’azzardo online e non ha in programma di farlo nel prossimo futuro”. Questa la risposta del Commissario europeo per il mercato interno, Elzbieta Bienkowska, all’interrogazione dell’europarlamentare Cătălin Sorin Ivan (NI) sul settore del gioco online, che sottolineava “l’esistenza di carenze nella protezione dei giocatori da parte degli Stati membri”. “La Commissione – ha detto ancora la Bienkowska – riconosce i rischi per i consumatori associati al gioco d’azzardo. Tuttavia, poiché non vi è alcuna normativa UE specifica per settore del gioco, gli Stati membri sono liberi di regolamentare le attività di gioco d’azzardo purché siano in linea con le norme sul mercato interno stabilite dal Trattato e come interpretato dalla Corte di giustizia UE. La Regolamentazione del gioco d’azzardo, compresa la protezione del consumatore, varia quindi tra gli Stati membri dell’UE. Tuttavia, la Commissione sostiene gli Stati membri nei loro sforzi per garantire un alto livello di protezione dei consumatori di servizi di gioco”.
Giuliani (Dir. App. da intrattenimento ADM) ad Agimeg: “Nel primo trimestre 2019 il settore delle awp/slot ha tenuto ma non è assurdo pensare ad un prossimo calo”
“Il settore delle Vlt è già ipercontrollato. Grazie alla tecnologia abbiamo la possibilità di tracciare il giocato dell’intera rete e sui singoli apparecchi. Possiamo avere sotto controllo anche gli orari di funzionamento degli stessi. Allo stesso tempo è del tutto proibito il gioco ai minori. Ben venga l’obbligo della tessera sanitaria, può essere utile anche a dare la giusta percezione che il settore degli apparecchi da intrattenimento ha una livello di sicurezza nei confronti dei giocatori difficile da trovare altrove. Le Awpr prevedono inoltre la possibilità di intervento per attenuare il gioco che può essere considerato troppo aggressivo. Ma l’obbligo della tessera sanitaria per gli apparecchi da intrattenimento è solo l’ultimo provvedimento in ordine di tempo”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg Antonio Giuliani, direttore dell’Ufficio apparecchi da intrattenimento dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, a margine di un convegno organizzato dall’Acmi e disertato dal sottosegretario all’economia con delega ai giochi, Alessio Villarosa e che ha registrato una scarsa partecipazione. “Riteniamo che l’apertura mostrata dal Governo ad un confronto sia un segnale importante, in quanto una regolamentazione condivisa da tutti i livelli governativi è fondamentale – ha proseguito Giuliani – mentre una regolamentazione diversificata rischia di portare a impatti negativi sulle entrate erariali e diminuisce anche la capacità di controllo dell’Amministrazione. E’ evidente che la rete delle Vlt è più facilmente controllabile con un’unica legge nazionale. I dati della raccolta del primo trimestre sono ancora da consolidare, ma c’è una sostanziale tenuta del settore del gioco nel suo complesso, anche se non è assurdo aspettarsi un calo per la rete delle Awp e delle Vlt. C’è poi da capire come su questo calo possano avere un peso le varie leggi regionali o la diminuzione del payout dovuto all’aumento del Preu, ma la riduzione degli apparecchi e l’aumento della tassazione sta rendendo più difficile il lavoro di chi è nel settore, che è molto complesso dal punto di vista tecnico. Per questo invito la filiera al confronto, tenendo presente i rispettivi ruoli”, ha concluso.
MEF: nel primo trimestre 2019 entrate tributarie dai giochi a 3.940 milioni di euro (+6,3%)
Le entrate tributarie e contributive nel primo trimestre del 2019 mostrano nel complesso una riduzione di 732 milioni di euro (-0,5 per cento) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. E’ quanto rende noto il MEF nel Rapporto mensile sull’andamento delle entrate tributarie e contributive. Positivo invece il gettito delle imposte il cui andamento non è direttamente legato alla congiuntura economica (+2,9%): le entrate totali relative ai giochi (che includono varie imposte classificate come entrate erariali sia dirette che indirette) nel trimestre sono risultate pari a 3.940 milioni di euro (+221 milioni di euro, pari a +5,9%); considerando solo le imposte indirette, il gettito delle attività da gioco (lotto, lotterie e delle altre attività di gioco) è di 3.825 milioni di euro (+228 milioni di euro, pari a +6,3%); il gettito dell’imposta sul consumo dei tabacchi ammonta a 2.432 milioni di euro (-10 milioni di euro, pari a –0,4%).
Giorgetti (sottosegr. presidenza del consiglio): “Fiero del lavoro fatto in tema di scommesse sui campionati che coinvolgono i minori”
“Abbiamo parlato spesso della possibilità di abolizione delle scommesse dalla Lega Pro in giù, fino alla Serie D. Di questo la ringrazio per quello che ha anticipato prima. La ratifica di Magglingen è molto importante, grazie al voto della nostra nazione dal prossimo anno 25 nazioni, compresa la nostra, vieteranno la pratica delle scommesse all’interno dei campionati under 21 e dei campionati di primavera dove ci sono dei minorenni”. Lo ha detto Domenico Furgiuele (Lega) alla Camera in occasione dell’audizione in Commissione Cultura del sottosegretario alla presidenza del consiglio, Giancarlo Giorgetti, nell’ambito dell’esame in sede referente del disegno di legge recante deleghe al governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione. “Sulle scommesse sono fiero del lavoro fatto. E tanto deve essere ancora fatto. Purtroppo nei campionati non professionistici avviene di tutto. C’è un coordinamento delle forze di sicurezza e dell’Agenzia delle Dogane che monitorano i flussi, che purtroppo non avvengono su territorio nazionale. Se avvenissero qui sarebbero più facilmente perseguibili, ma si deve andare in Asia per trovare i soggetti che muovono questo tipo di situazioni”, ha risposto il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Giancarlo Giorgetti.
Giorgetti (sottosegr. presidenza del consiglio): “Dal 1° giugno verrà sospesa l’accettazione delle scommesse sulle competizioni sportive riservate ai minori”
“Con riferimento alla risorse assegnate dal Coni alla società Sport e Salute spa, nel Bilancio 2019, il Governo ha inteso incrementare le risorse destinate allo sport, consapevole della strategicità di tale settore. In particolare, tale sforzo del Governo non può essere identificato solo avendo ad oggetto la dotazione dei capitoli di bilancio, ma anche nella scelta rivoluzionaria di rilanciare concorsi a pronostici che non comportano rischi connessi al gioco d’azzardo, quali il Totocalcio, modificando la percentuale destinata al montepremi prevedendo che una parte dei proventi sia assegnata alla società Sport e Salute spa”. E’ quanto ha detto il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Giancarlo Giorgetti in Commissione Cultura alla Camera nell’ambito dell’esame in sede referente del disegno di legge recante deleghe al governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione. “Sensibile il tema della regolamentazione delle scommesse sportive. Nei mesi scorsi il Parlamento Italiano ha approvato all’unanimità il disegno di ratifica della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla manipolazione delle competizioni sportive e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è stata identificata quale autorità responsabile per la regolamentazione delle scommesse sportive e per l’applicazione di misure di contrasto per le manipolazioni sulle competizioni. Tale convenzione dovrebbe andare o oggi o domani in Gazzetta Ufficiale. Ricordo che la nostra approvazione ha permesso l’entrata in vigore di questa convenzione in tutti i Paesi sottoscrittori della convenzione medesima. A partire dal 1° giugno 2019 sarà sospesa l’accettazione delle scommesse sulle competizioni sportive al momento riservate esclusivamente ai minori di età”, ha aggiunto.
Rizzetto (Fdl): “Condizionamento della criminalità organizzata nelle competizioni sportive, necessari interventi”
“Se e quali iniziative di competenza si intenda adottare, anche al fine di contrastare eventuali condizionamenti della criminalità organizzata nell’ambito delle competizioni sportive nazionali che assumono una rilevanza, anche simbolica, per il nostro Paese”. E’ quanto ha chiesto alla Camera in un’interrogazione rivolta al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell’interno, al Ministro della giustizia Walter Rizzetto (FdI) premettendo che: “Sono passati 15 anni dalla scomparsa di Marco Pantani e, ancora oggi, non è chiaro quale sia stata la reale causa del suo decesso. Come noto, il caso è stato archiviato dalla giustizia come morte per overdose, ma le notizie di stampa che si sono susseguite nel tempo sulla tragica vicenda hanno fatto trapelare una serie di misteri irrisolti; difatti, la famiglia di Pantani ha chiesto la riapertura delle indagini; in particolare, sono recenti nuove importanti informazioni rivelate in Commissione parlamentare antimafia, da Umberto Rapetto, generale di brigata della Guardia di finanza, che in tale sede ha affermato: «qualcuno era con lui quando la morte è arrivata», soffermandosi in particolare su alcune «macchie di sangue» e a come era posto il corpo senza vita di Marco, poiché lasciava presumere che qualcuno l’avesse spostato dopo il decesso; ed ancora, contrariamente a quanto era stato sempre sostenuto, è emerso che Marco Pantani non era da solo nella stanza dell’albergo in cui è stato trovato morto; un altro aspetto sul quale il generale Rapetto ha sollevato l’attenzione dell’Antimafia è il fatto che il ciclista, il giorno della morte, chiese più volte alla reception di chiamare i carabinieri, poiché qualcuno lo infastidiva. Sul punto, non si comprende per quale motivo, a suo tempo, non sia stato dato seguito ad una richiesta di aiuto piuttosto insistente da parte di Pantani, come riferiscono le testimonianze di alcuni di coloro che erano presenti all’ingresso dell’hotel; infine, sulla vicenda in questione, resta irrisolto il mistero relativo ad una pallina bianca ritrovata vicino al cadavere di Pantani, attorno alla quale vi era un enorme grumo di sangue che però, stranamente, non ha intaccato la pallina rimasta perfettamente bianca; da quanto emerso, l’interrogante ritiene che vicende come quella descritta non possano non essere nuovamente oggetto di indagine laddove emergano ulteriori elementi, il cui approfondimento appare oltremodo necessario, anche per accertare se vi siano responsabilità di terzi; ciò, anche considerando che su gare di rilievo nazionale come Il Giro d’Italia, in passato, è stata concretamente ipotizzata la possibilità di condizionamenti della criminalità organizzata, in particolare legata alle scommesse clandestine, che avrebbero inciso anche in danno alla partecipazione di Marco Pantani ad una di tali competizioni ciclistiche”.
De Bertoldi (Fdl): “No a eccessive concentrazioni di punti vendita giochi ed operatori. Necessario mettere in atto intesa Stato-Regioni”
“Il 9 aprile 2019, secondo quanto risulta da fonti di stampa, tra cui l’agenzia di settore “Agimeg” attraverso l’articolo intitolato: “Gara scommesse, Consiglio di Stato blocca il bando. Mancata considerazione problemi di distanze e assenza di criterio distributivo dei nuovi negozi”, l’invio del parere della sezione consultiva del Consiglio di Stato al Ministero dell’economia e delle finanze sul testo del bando di gara per l’assegnazione di 15.000 “diritti scommesse”, ha rilevato che: “la tendenza degli enti locali a introdurre per via amministrativa limiti di concentrazione e limiti distanziali da aree sensibili, non sembra siano state prese in adeguata considerazione nei documenti di gara”; il Consiglio di Stato ha rilevato che: “Non si comprende come i 10.000 “diritti” (negozi) e i 4.000 “diritti” (punti gioco) previsti nella procedura di gara debbano “atterrare” sul territorio: come, in sostanza, la rete o le reti territoriali di questi punti di vendita debbano obbedire a un qualche criterio distributivo” per evitare “eccessive concentrazioni in alcune aree e condizioni di assenza di servizio in altre”; secondo quanto evidenzia l’agenzia di stampa, inoltre, nei documenti trasmessi mancherebbe ogni indicazione che possa orientare circa la distribuzione dei punti di vendita e, fra l’altro, la progettazione della rete territoriale non costituirebbe oggetto dell’offerta tecnica ed è pertanto rinviata alla fase successiva all’aggiudicazione; l’interrogante sottolinea che, oltre a non chiarire le “caratteristiche tecniche dei punti vendita”, il Consiglio di Stato nel parere inviato evidenzia come non sia previsto alcun obbligo dei candidati di fornire in sede di gara qualche elenco della rete di vendita territoriale; secondo Agimeg, il Consiglio di Stato evidenzia anche dubbi sull’obbligo dei concessionari di attivare solo il 30 per cento dei diritti acquisiti; tale obbligo derivava dalla considerazione che i concessionari potessero avere difficoltà nell’aprire i punti di gioco considerate le diverse leggi regionali in materia; il Consiglio di Stato rileva come questo provvedimento ponga evidenti perplessità riguardo al criterio di efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa, quale tutela sociale ed economica che deve essere presa in considerazione, insieme a quello del progressivo contenimento del numero di punti di vendita in funzione antiludopatia, per assicurare volumi adeguati di introiti per l’erario; l’interrogante rileva altresì come non sia stata considerata l’intesa Stato-Regioni del settembre 2017, siglata nel corso della Conferenza unificata, nella quale erano state riportate le linee guida per il riordino della normativa sul gioco ed in particolare il rinvio alle leggi regionali e ai regolamenti comunali, per la definizione di un sistema di regole relative alla distribuzione territoriale e temporale dei punti gioco; avrebbe dovuto essere emanato un decreto ministeriale per l’attuazione dell’accordo, ed il Consiglio di Stato, evidenzia ancora l’interrogante, rileva come non ci siano spiegazioni per cui lo stesso decreto non sia stato ancora adottato, sostenendo pertanto la necessità di procedere anche in assenza dello stesso decreto ministeriale di recepimento e in assenza delle leggi regionali attuative previste dall’ordinamento vigente”. E’ quanto ha sottolineato in Aula al Senato Andrea De Bertoldi (FdI) in un’interrogazione rivolta al Ministro dell’economia e delle finanze per chiedere “quali valutazioni il Ministro in indirizzo intenda esprimere con riferimento a quanto esposto; per quali motivi non sia stato adottato attualmente alcun provvedimento esecutivo dell’intesa Stato-Regioni citata; se sia a conoscenza del fatto che le autonomie territoriali partecipanti alla medesima Conferenza Stato-Regioni del settembre 2017 non abbiano ritenuto di doversi adeguare ai contenuti sostanziali della stessa; se non ritenga opportuno intraprendere adeguate iniziative, al fine sia di evitare eccessive concentrazioni dei punti vendita in alcune aree del Paese (e condizioni di assenza di servizio in altre), sia in merito al numero di operatori, per tutelare la libertà di mercato, prevedendo la presenza di piccoli esercizi e operatori del settore”.
Slot e Vlt: via libera della Commissione Ue all’obbligo della tessera sanitaria. Ecco tutti i dettagli
Via libera della Commissione Europea al termine del loro regolare periodo di stand still a due progetti di legge inviati dall’Italia lo scorso 13 febbraio e che riguardano l’obbligo della tessera sanitaria per le slot e le Vlt. Il primo progetto di legge è costituito da quattro articoli ed un allegato. Mentre l’altro da cinque articoli ed un allegato. I testi, in particolare, prevedono: l’applicazione sugli apparecchi di un dispositivo di lettura bidirezionale della banda magnetica della tessera sanitaria per l’accertamento della maggiore età del giocatore, avendo cura di non memorizzare le informazioni estratte; l’attivazione dell’apparecchio solo previa verifica della maggior età del giocatore; l’adozione di soluzioni tecniche in grado di visualizzare su video o display la presenza/assenza della tessera sanitaria nell’apposito dispositivo di lettura e l’esito della verifica della maggiore età del giocatore; l’obbligo di nuova verifica della maggiore età del giocatore per consentire l’accesso al gioco e, per i soli apparecchi AWP, trascorsi 15 minuti dall’accertamento della maggiore età del giocatore e comunque ogni volta che la tessera sanitaria viene estratta dall’apposito dispositivo di lettura. Tali disegni di legge sono nati per dare fine alle disposizioni previste dal Decreto Dignità che recita: “L’accesso agli apparecchi di intrattenimento di cui all’articolo 110, comma 6 lettere a) e b), del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, è consentito esclusivamente mediante l’utilizzo della tessera sanitaria al fine di impedire l’accesso ai giochi da parte dei minori. Dal 1° gennaio 2020 gli apparecchi di cui al presente comma privi di meccanismi idonei a impedire ai minori di età l’accesso al gioco devono essere rimossi dagli esercizi. La violazione della prescrizione di cui al secondo periodo è punita con la sanzione amministrativa di euro 10.000 per ciascun apparecchio”.
Gaziano (CMO e Country Manager Italia SKS365) ad Agimeg: “Sponsorizzazioni importanti non solo per lo sport, ma anche per la responsabilità sociale”
“Le linee guida emanate dall’AGCOM sono un buon viatico e giustamente equilibrate. Hanno definito molti punti anche se altri rimangono ancora da chiarire. Indubbiamente un approccio proibizionista alla materia, a quello che possono essere sponsorizzazioni e pubblicità, sarebbe quello più sbagliato. E’ più giusto un approccio di tipo regolatorio. Sulle linee guida è ancora presto per dare un giudizio definitivo, le stiamo studiando attentamente per comprendere esattamente la loro portata e regolarci di conseguenza”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg Francesco Gaziano, Country Manager Italia e Chief Marketing Officer di SKS365, a margine del seminario in corso al Foro Italico di Roma ‘Sport Leaders Observer’ focalizzato sulla sponsorizzazione sportiva e che vede la presenze di importanti personalità del mondo imprenditoriale, sportivo e del marketing. In merito ai possibili contenziosi legali, Gaziano ha sottolineato che “la legge, così come era scritta, dava adito a vari dubbi e diverse interpretazioni. La norma era troppo vaga ed aveva una serie di ‘buchi’ interpretativi, primo fra tutti quello, poi risolto, relativo alla disparità di entrata in vigore del provvedimento tra le sponsorizzazioni e l’advertising”. Ed a proposito di sponsorizzazioni se ne parla anche all’evento odierno: “oggi si discute di come si può ad esempio massimizzare una sponsorizzazione legata allo sport. Fino ad oggi, come settore, abbiamo avuto un ruolo particolarmente importante ed è anche interessante capire come ci si confronterà con questo tema dal prossimo 14 luglio. Sponsorizzazione infatti non è solo visibilità. Vi sono anche attività benefiche, assolutamente fondamentali. Il nostro settore è sempre stato molto attivo non solo nello sport, ma anche in quella che è la corporate social responsibility. Interpreteremo il futuro nel modo consentito dal decreto e dalle linee guida, rimanendo vicini al mondo dello sport”. Sulla recente apertura nei confronti del settore del gioco da parte del sottosegretario con delega ai giochi, Alessio Villarosa, il CMO di SKS365 ha dichiarato: “E’ un’ottima notizia, questo rifiuto di confronto fino a oggi non ha giovato a nessuna delle parti, né al settore, in quanto non abbiamo potuto spiegare le nostre intenzioni, né al Governo, che ha dovuto normare un settore senza consultare le parti interessate. Un’apertura di questo tipo è estremamente positiva e ben accolta, non vediamo l’ora che il confronto inizi affinché ci si possa parlare. Tramite il dialogo e l’ascolto delle esigenze di tutte le parti credo si possa raggiungere un impianto normativo equilibrato. Normare e regolare non è sbagliato, anzi, è sempre buona cosa. E’ sbagliato essere proibizionisti e vietare, essere draconiani nelle misure visto che non è necessario per quella che è la situazione attuale. Ben venga dunque il confronto”. Ma che 2019 si prospetta per il settore delle scommesse? “Il 2019 sarà un anno molto importante perché sebbene non vi siano eventi estivi di grande importanza, come i Mondiali di calcio, ed intervengano limiti all’advertising, veniamo da un inizio anno in leggero incremento rispetto al 2018. Le prospettive di una possibile crescita del settore ci sono e vogliamo giocare un ruolo primario in questa evoluzione”. Infine, una battuta sugli internazionali di tennis. “Tifo per tutti gli italiani – ha dichiarato Gaziano – più vanno avanti più l’interesse del pubblico è alto. E’ chiaro che vi sono altri beniamini, come Nadal o Djokovic, questa è un’edizione particolarmente ricca e interessante, lo spettacolo del Foro Italico è appassionante e coinvolgente”.
Senato approva DL rilancio agricoltura, precluso inasprimento preu sulle slot
L’Assemblea al Senato ha approvato definitivamente il ddl di conversione del decreto-legge recante disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli, già approvato dalla Camera. Nel testo nessun intervento sul settore dei giochi. E’ stato infatti respinto l’emendamento del senatore Patrizio Giacomo La Pietra (FdI) che chiedeva di incrementare di 600 mila euro l’anno il Fondo risorse decentrate del Mipaaf per “rafforzare ed incrementare le maggiori attività rese nella elaborazione e coordinamento delle linee della politica agricola, agroalimentare, forestale, per la pesca, il settore ippico e per il turismo a livello nazionale, europeo ed internazionale”. Preclusi, invece, i quattro emendamenti del senatore Saverio De Bonis (Misto) che chiedevano di inasprire il prelievo sulle slot per finanziare alcuni interventi per le imprese agricole in crisi.
Camera: via libera al Ddl Semplificazioni fiscali, attività con slot e sale scommesse escluse da agevolazioni
Alla Camera, l’Assemblea ha approvato, con 265 voti a favore, le norme per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto dell’evasione fiscale. Il Ddl Semplificazioni fiscali prevede all’art. 29 “la concessione di agevolazioni in favore dei soggetti esercenti attività nei settori di cui al comma 2 che procedono all’ampliamento di esercizi commerciali già esistenti o alla riapertura di esercizi chiusi da almeno sei mesi, siti nei territori di comuni con popolazione fino a 20.000 abitanti”. “Sono comunque escluse dalle agevolazioni previste dal presente capo l’attività di compro oro e l’attività di vendita di articoli sessuali (« sex shop »), nonché le sale per scommesse o che detengono al loro interno apparecchi da intrattenimento”.