Mazza (Ceo Betaland) ad Agimeg: “PVR ben regolamentati grande risorsa per l’online. Ma senza regole certe si consegnano all’attività illegale”

“L’auspicio è che vi sia una definitiva regolamentazione dei PVR (i Punti Vendita Ricariche utilizzati da molti concessionari per permettere all’utente di ricaricare il proprio conto gioco, ndr), affinché si possa eliminare ogni dubbio, ogni area di opacità, chiarendo cosa si può fare e come, e cosa no, nei PVR”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg Carmelo Mazza, Ceo di Betaland, commentando la regolamentazione “interna” dei punti di ricarica, come ad esempio i limiti delle ricariche, non conseguente a circolari ADM o ad altri provvedimenti. “Alcune regole interne possono essere la base di partenza per ragionare su una modalità regolata dei PVR”, ha detto ancora Mazza. “Noi seguiamo delle regole precise condivise con le Autorità che sono del tutto compatibili con il business e la peculiarità del mercato italiano, che storicamente ha visto sempre uno stretto rapporto tra fisico e telematico, tra rete fisica di servizio, con ricariche e registrazioni, e mercato telematico”. Secondo Mazza “questa peculiarità del mercato italiano non va ignorata in nome di astratti modelli ma, piuttosto, va valorizzata assicurando che ciò che si svolge nei PVR sia regolamentato e tracciato senza aree grigie ed incertezze dove sappiamo possono annidarsi occasioni d’illecito. Riteniamo infatti che la vera lotta non deve essere tanto al ruolo di servizio della rete fisica rispetto al telematico, bensì al gioco ‘sottobanco’ ed ai prodotti illegali che ancora trovano una platea affezionata nel territorio in ragione delle condizioni economiche più competitive consentite dalla tassazione inesistente: è qui che dobbiamo condurre una rigorosa lotta che deve vedere in prima fila anche i concessionari”. “L’interazione tra gioco fisico e telematico che è un dato di fatto caratterizzante già dallo scorso decennio – ha proseguito il Ceo di Betaland – pone il mercato italiano come antesignano delle recenti mode sull’offerta di gioco omnichannel. Se questa interazione viene posta al di fuori del perimetro di una regolamentazione precisa, si corre il rischio di consegnarla al mondo dell’illegalità e dell’opacità”. “Invece – ha concluso Mazza – la regolazione si può fare ed è auspicabile a tutela dei giocatori e del gioco legale stesso”. cr/AGIMEG