“Abbiamo uno scambio continuo di informazioni con gli altri enti europei perché i fenomeni di match-fixing possono essere transnazionali. L’Agenzia si muove quando ci sono flussi di scommesse anomale”. È quanto ha detto il responsabile match-fixing dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Costanzo Mattia, durante la tavola rotonda “Integrità dello Sport – Il modello italiano può essere un riferimento?” all’Italian Gaming Expo.
“Le informazioni ci arrivano in primis dai concessionari e il valore aggiunto che porta l’Agenzia è quello di mettere insieme tutte le transazioni attraverso un nuovo applicativo e analizzare questi dati, in modo da scoprire se ci sono delle anomalie. All’interno dell’Agenzia abbiamo un team di analisti che studia questi fenomeni. Seguire il flusso di denaro e delle vincite permette di notare qualsiasi variazione rispetto all’andamento normale di altri avvenimenti sportivi simili”.
“Per l’Agenzia l’integrità dello sport è la priorità assoluta. Siamo anche noi favorevoli alla prevenzione per sfruttare la Piattaforma con tutti i suoi attori per evitare che avvengano questi fenomeni. Credo sia importante anche la formazione delle nuove generazioni per fare capire la gravità di tali atti”.
“Nel periodo 2018-2023 possiamo confermare che la raccolta si è spostata verso l’online, con picchi dell’80% nei periodi di chiusura del fisico durante la pandemia. Ciò che abbiamo osservato dal punto di vista del match-fixing ci sono state manifestazioni più piccole e a livello locale. Quello che era il nostro timore è che i fixers potessero approfittare dei soggetti più vulnerabili, ma non abbiamo notato aumenti in tal senso”. ac/AGIMEG