Match fixing, Gruppo investigativo scommesse sportive: “Sport potente strumento per promuovere valori di integrity”

Prevenzione del match fixing, fenomeno anche noto come manipolazione delle competizioni sportive o “partite truccate”, e scommesse anomale sono stati i temi al centro del nuovo incontro del Gruppo investigativo scommesse sportive (Giss), riunito a Roma presso il Polo interforze Anagnina, alla presenza del vicedirettore generale della Pubblica Sicurezza – direttore centrale della Polizia criminale Raffaele Grassi, presieduto dal direttore del Servizio analisi criminale Stefano Delfini.

Durante la riunione sono stati esaminati i dati sulle segnalazioni di scommesse anomale pervenute nelle ultime stagioni sportive, e sono state illustrate le azioni avviate per prevenire il match fixing, condivise con la delegazione dell’Interpol macth-fixing task force di Lione (Francia) presente all’incontro, così come altre importanti iniziative di prevenzione in ambito internazionale.

Sempre a proposito di prevenzione e contrasto della manipolazione degli incontri o match-fixing – fa sapere il Ministero dell’Interno -, è stato deciso di raccogliere le buone prassi realizzate dalle Forze di polizia italiane, anche per poterle rappresentare a livello globale, considerato che lo sport in genere, come è stato condiviso durante il confronto, è un potente strumento per promuovere i valori di “integrity” che è fondamentale trasmettere ai più giovani. A questo proposito – è stato infatti assicurato nel corso dell’incontro – saranno monitorati con la massima attenzione i prossimi eventi sportivi dal mondiale di calcio femminile (Australia e Nuova Zelanda, 20 luglio – 20 agosto 2023) e dal mondiale di rugby (Francia, 8 settembre – 28 ottobre 2023).

Alla riunione hanno partecipato anche rappresentanti della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Direzione investigativa antimafia e del Servizio per la Cooperazione internazionale di Polizia. cdn/AGIMEG