Pc nascosti nel retro del bar e collegati a siti non autorizzati: attività a rischio chiusura e sanzione fino a 150mila euro

Il titolare di un bar di Marina di Pietrasanta rischia la chiusura dell’attività da 30 a 60 giorni e una sanzione fino a 150mila euro poiché teneva nel retro del locale tre pc collegati a internet, ma non alla rete telematica dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, con i quali veniva raccolto gioco irregolarmente.

E’ il risultato degli accertamenti effettuati nei giorni scorsi da parte della Guardia di Finanza nel territorio della provincia di Lucca.

Nello specifico, le Fiamme Gialle hanno scoperto una stanza separata rispetto a quella che permetteva giocate ‘regolari’, con tre apparecchi videoterminali non a norma, composti da personal computer collegati alla rete internet e a due gettoniere/lettori banconote che non rispettavano le caratteristiche previste dalla normativa per l’offerta di gioco, in quanto non connessi alla rete telematica autorizzata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e, per tale ragione, privi di sistema di controllo.

In particolare, i sistemi informatici individuati davano la possibilità di effettuare, dietro pagamento di denaro, giocate on line su siti privi di certificazione che sfuggivano, quindi, sia al prelievo erariale unico sulle somme giocate e sull’imposta unica delle scommesse, sia al controllo sulla regolarità delle giocate stesse.

Nei confronti del titolare dell’attività commerciale è stata, pertanto, elevata una sanzione amministrativa pecuniaria che va da un minimo di 5mila euro ad un massimo 50mila euro per ciascun apparecchio ed è stato, contestualmente, eseguito il sequestro amministrativo finalizzato alla confisca degli apparecchi.

Inoltre, le sanzioni irrogate prevedono la possibilità della chiusura dell’attività da 30 a 60 giorni, nonché la sospensione/revoca delle varie licenze. lp/AGIMEG