La Tavola Rotonda ‘Il futuro del Bingo tra innovazione e tradizione’ moderata dal direttore di Agimeg Fabio Felici che si è svolta all’IGE – Italian Gaming Expo 2025 ha visto tra i suoi protagonisti Italo Marcotti, Presidente FederBingo.
“Sono uno dei pionieri del gioco del bingo. Senza i ricorsi al Tar avremmo speso un terzo di quanto invece fatto finora e soprattutto avremmo avuto maggiori sicurezze ed avremmo evitato le continue proroghe. Abbiamo dovuto pagare un canone a causa dell’incapacità di fare un bando”.
“Per una sala, il gioco del bingo paga i costi fissi e gli altri giochi portano “ricchezza”. Oggi però è un business completamente mutato e abbiamo bisogno di numeri elevati per avere marginalità e guadagni. Ed è per questo che stiamo vedendo delle aggregazioni e ci sono solo 104 aziende che gestiscono 183 sale. Anzi, attualmente sono 182 perché oggi Fidenza ha chiuso un’altra sala”, ha dichiarato.
“Nel riordino la qualità degli ambienti e del personale sono elementi importanti. In una linea che va dall’azzardo all’intrattenimento, il bingo va verso l’intrattenimento. C’è tempo tra una partita e un’altra, una media di spesa di 1 euro a cartella, si socializza con le persone. La differenza tra le sale è nella qualità delle sale, unitamente all’offerta del beverage. Gestire una sala bingo è molto complesso, ma crea tanti posti di lavoro.
Il futuro è quello di un bando che deve però prevedere una gara sostenibile. I costi per le sale incidono in modo importante. Si dovrà affrontare un’offerta altrettanto importante e non si deve pensare che le sale bingo cresceranno. Il bingo è un modello pesante, a livello economico e occupazionale. Per questo la gara deve essere sostenibile. Il bando sarà estremamente complesso per ADM e vedremo un periodo di convivenza tra le concessioni del 2000 e quelle nuove. Avremo anni con due mondi del bingo che si sovrapporranno”, ha aggiunto.
“Una provocazione: non farei più il bando del bingo ma quello delle gaming hall. Posti dove si può giocare a tutto e si possono avere servizi di qualità. Devo avere la libertà di poter utilizzare anche il conto di gioco, visto che poi è importante il tracciamento. Le sale bingo, le gaming hall, hanno una serie di elementi positivi sia per le imprese sia per la collettività. Questo dovrebbe essere il punto di partenza per l’analisi del futuro degli asset delle sale bingo”, ha concluso. sb/AGIMEG