Presilla (Sportradar): “Nonostante i nostri incontri con i calciatori complicato annullare il fenomeno delle scommesse. I calciatori scommettono per noia, prima sul poker, poi tennis ed infine calcio. Attenzione agli agent”

L’avvocato Marcello Presilla, responsabile Integrity di Sportradar per l’Italia, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Presilla ha dichiarato che da 10 anni incontra gli atleti italiani per spiegare genesi e conseguenze delle scommesse illegali, dichiarando comunque che: “possiamo contribuire a ridurre il rischio però annullarlo è complicato”.

Alla domanda del giornalista di Gazzetta come mai i ragazzi cadano in tentazione, il responsabile Integrity di Sportradar ha dichiarato che: “probabilmente per noia. Aprono un conto presso un bookmaker legale, prima giocano a poker, poi a tennis e infine sul calcio”.

Presilla ha anche dichiarato che la figura centrale di quanto successo ai calciatori implicati nel caso scommesse è quella dell’agent: “queste persone, che si fingono amici di sportivi, vip e imprenditori, invitano i calciatori a scommettere su siti illegali, garantendo riservatezza sotto ogni punto di vista. Parliamo di gente che guadagna milioni di euro l’anno, perché percepisce una percentuale dei soldi scommessi dai loro clienti”. sb/AGIMEG