Si torna a parlare della manifestazione “rosa” del settore del gioco pubblico. Dopo la tv, anche la radio si è occupata della difficile situazione del comparto dei giochi nella puntata di ‘MELOG – Il piacere del dubbio’ di Gianluca Nicoletti in onda su Radio24-IlSole24Ore. Ospiti della trasmissione sono stati Fabio Felici (direttore Agimeg), Antonia Campanella (promotrice manifestazione, presidente Emi Rebus e membro del comitato direttivo di GiocareItalia), Deborah Cinque (amministratrice gruppo Facebook “Uniti per il Bingo”) e Elisabetti Cesi (titolare Ladybet). Nel corso della trasmissione Fabio Felici ha affermato: “Le donne hanno una forza ed un’eleganza nell’affrontare i problemi che noi uomini non abbiamo. E proprio la loro tenacia le ha portate ad avere un rapido dialogo con il premier Conte. Le manifestanti vanno dai 20 ai 60 anni e chiedono solamente di lavorare, perché non vogliono perdere la loro dignità chiedendo soldi a parenti. Nonostante il momento non facile a livello politico, domani verranno a Roma per reclamare il loro diritto al lavoro. Molto spesso quando si pensa al settore del gioco legale come ambienti tenebrosi, ma la realtà ci dice che è composto da persone oneste e molte madri di famiglia. E’ un settore che vale 11 miliardi di euro per lo Stato, composto da circa 200.000 lavoratori. L’Italia ha una grande tradizione con il gioco. Non dimentichiamoci che il gioco più vecchio del mondo, il Lotto che ha 500 anni, è ancora attivo nel nostro Paese. Da questa situazione ne sta traendo vantaggio il gioco illegale e lo Stato perderà circa 4,5 miliardi di euro oltre al rischio di perdere 30-40mila posti di lavoro. La categoria ha dei protocolli molto stringenti e potrebbero riaprire in totale sicurezza come molte altre attività. Inoltre, nel periodo in cui sono state aperte le sale non è mai stato riscontrato un focolaio”. “Le nostre attività hanno una concessione data dallo Stato – ha ricordato Antonia Campanella (promotrice della manifestazione) – che garantisce proprio la sicurezza per i consumatori. Siamo il filtro giusto per evitare che il settore finisca nelle mani della criminalità organizzata. Al momento i giocatori potrebbero facilmente finire nell’illegale. Al bilancio dello Stato quest’anno mancheranno 4,5 miliardi di euro, ma quei soldi sono stati sicuramente giocati in qualche altro canale. Stiamo tornando indietro nel tempo. Le attuali azioni stanno distruggendo un lavoro di regolamentazione durato tanti anni e che era visto con ammirazione all’estero. Noi abbiamo tutte le potenzialità per riaprire in totale sicurezza. E’ impossibile per qualsiasi attività economica sostenere 8 mesi di stop”. Intervenuta anche l’amministratrice del gruppo Facebook ‘Uniti per il bingo’, Deborah Cinque, che ha dichiarato: “Io lavoro in una sala bingo che è da sempre un luogo di intrattenimento e di ritrovo per famiglie e pensionati, con cui stabiliamo anche rapporti d’amicizia. Le aziende hanno investito migliaia di euro per mettersi in regola con i protocolli di sicurezza acquistando plexiglas, igienizzanti e distanziatori. Nella nostra sala il numero di giocatori presenti ad un tavolo era diminuito da 8 a 4 proprio per garantire il distanziamento sociale. Abbiamo fatto tutto il possibile per continuare a lavorare. Con la nostra chiusura il gioco non si è fermato, ma le persone avranno trovato dei canali anche illeciti per farlo”. Elisabetta Cesi (titolare Ladybet) ha sottolineato: “Il settore delle slot e delle vlt è completamente fermo. Eppure abbiamo adottato tutti i protocolli necessari, come i colleghi delle sale scommesse e bingo, dotando le slot di plexiglass tra un apparecchio e l’altro, anche se lontane una dall’altra. Domani nella manifestazione prevista a Roma chiederemo al Premier Giuseppe Conte di riaprire tutto il settore del gioco pubblico. Stiamo scendendo in piazza per riprenderci la dignità del nostro lavoro, che è un lavoro come tutti gli altri”. ac/AGIMEG