“Dove ci sono restrizioni ai concessionari legali si facilitano le attività della microcriminalità e quindi il gioco illegale. Cosa comporta questo? Che la criminalità aumenta i suoi introiti e il suo potere. 150mila lavoratori del gioco legale stanno a casa e in difficoltà perchè non lavorano e non guadagnano. E lo Stato introita anche incassi fiscali dovuti al gioco legale che diminuiscono. Allora io dico: un Governo, un ministro, un sottosegretario che conosce queste cose, perchè riferite dalla Guardia di Finanza o l’Antimafia, e le continua indirettamente a favorire, non è semplicemente distratto ma diventa connivente con la criminalità. Non c’è da difendere solo i 150mila lavoratori, ma anche il Paese dall’aggressione delle mafie su un settore che fa appetito, perchè girano tanti soldi. Nel 2019 il settore aveva prodotto 11 miliardi di entrate fiscali allo Stato. Gli italiani hanno diritto di giocare e se non trovano aperta la sala legale vanno a trovarsi la bisca clandestina o quella del gioco illegale. La differenza sta che l’una viene controllata dallo Stato anche dal punto di vista della prevenzione delle ludopatie, il resto è invece fuori controllo. Io queste cose le dico e le scrivo in emendamenti insieme ai miei colleghi di Forza Italia da anni. Ora che la mia posizione rispetto a qualche giorno fa è diversa, ma su certe battaglie credo non ci sia maggioranza e opposizione. Quello che dicevo fino a qualche giorno fa è lo stesso che ripeto oggi. Siamo qui per difendere il tema della legalità che non ha colore politico”. E’ quanto ha detto ad Agimeg il deputato di Forza Italia, Mauro D’Attis durante la manifestazione dei Lavoratori delle imprese del Gioco Legale che si sta svolgendo in contemporanea in Piazza del Popolo a Roma e in Piazza Duomo a Milano.
cr/AGIMEG