Mancini (Vice Questore DIA): “Criminalità vede nel settore del gioco grandi opportunità imprenditoriali per reinvestire risorse illecite e per praticare attività usurarie”

“Gioco d’azzardo e mafie: norme vigenti e buone prassi di prevenzione e controllo da parte della Polizia locale”, al centro del penultimo incontro del progetto formativo “Mafie e Coronavirus, strumenti di prevenzione e contrasto”, promosso dalla Regione del Veneto insieme all’Associazione Avviso Pubblico.

Il Comandante della Polizia Locale di Padova Lorenzo Fontolan ha ricostruito il modus operandi della Polizia Locale in tema di gioco lecito e illecito. Rispetto alle buone prassi, in particolare, è stato evidenziato l’aggiornamento del Regolamento “Sale da gioco” con l’adempimento delle prescrizioni di legge e l’introduzione di forti agevolazioni per gli esercizi che rinunciano all’installazione dei dispositivi. Sul piano del gioco illegale, il Comandante Fontolan ha segnalato, inoltre, alcune operazioni relative a bische clandestine condotte e frequentate da persone soprattutto di etnia cinese.

A seguire il Vice Questore Cosimo Mancini della Direzione Investigativa Antimafia ha concentrato il suo intervento sul rapporto tra criminalità mafiosa e gioco: “Posto che la criminalità organizzata al nord agisce soprattutto sfruttando la forza che deriva dalle risorse economiche, queste vedono nel settore del gioco grandi opportunità imprenditoriali per reinvestire risorse illecite e per praticare attività usurarie. Gli interessi mafiosi in questo settore sono a 360 gradi: comprendono, infatti, il settore legale, con la gestione diretta o tramite prestanome delle sale da gioco, dei centri scommesse, delle attività di noleggio degli apparecchi, tutti ambiti in cui il riciclo di denaro avviene con facilità e con grande redditività. Sono poi presenti nei circuiti di gioco paralleli, dietro la facciata di legalità, con la creazione di mercati illeciti, oltre alla gestione diretta, da parte delle mafie, dei canali di gioco illegale. Le mafie sono radicate, ovviamente, anche nella connessa attività di usura che notoriamente accompagna il gioco d’azzardo e i giocatori in grave difficoltà”.
Il Vice Questore Mancini ha ricordato, inoltre, la pericolosità del gioco online – riporta Belluno Press.

Il Vice Sindaco di Casalecchio di Reno Massimo Masetti ha poi presentato un’ampia panoramica del fenomeno del gioco, con un focus sulle misure di prevenzione e contrasto alla ludopatia adottate in Emilia-Romagna e in Veneto.

Il Comandante della Polizia Locale del Comune di Pavia Stefano Volpato ha sottolineato: “Il progetto, in particolare, è stato articolato per tappe, a partire dalla necessità di conoscere il fenomeno. Si è proceduto, quindi, ad informare gli esercenti rispetto alla normativa; sono stato esaminati un numero elevato di locali e si è quindi proceduto a comminare le sanzioni previste in corrispondenza delle violazioni accertate; sul tema delle sanzioni, peraltro, una volta compreso che l’esiguità di queste costituiva un ostacolo alla loro efficacia deterrente, si è proceduto a un loro innalzamento nel Regolamento Giochi approvato dal Comune nel 2018. Questa programmazione per obiettivi ha condotto a traguardi particolarmente significativi: dal 2013 al 2021 il numero totale di apparecchi AWP e VLT è calato, nel Comune di Pavia, del 53%, mentre il rapporto AWP/WLT per abitante è passato da 1 apparecchio ogni 104 persone a 1 ogni 237 nello stesso arco temporale”. cdn/AGIMEG