Maiello (NADO Italia): “Frode sportiva, liberalizzazione del gioco e avvento del doping passaggi cruciali”

“Sulla base degli atti che abbiamo acquisito, abbiamo recuperato dei deferimenti. L’aspetto fondamentale e` che non si e` trattato di una collaborazione a una sola via, cioe` di atti che vengono dalla Procura della Repubblica alla Procura sportiva, ma, al contrario, attraverso i deferimenti in ambito sportivo delle sentenze sono state fatte. Infatti e` stata utilizzata una norma che prima che intervenisse la normativa sul doping era prevista per quanto riguarda il gioco e le scommesse clandestine, che consente agli organi di giustizia sportiva di poter acquisire determinati atti: i verbali di sequestro, i verbali degli interrogatori, le intercettazioni, le richieste di rinvio a giudizio e le sentenze di patteggiamento. Cio` al fine di garantire la celerita` del procedimento, sempre pero` a tutela del diritto di difesa da parte dello sportivo, che si deve difendere”. Sono le parole del consigliere Tammaro Maiello, gia` procuratore capo della Procura nazionale antidoping
di NADO Italia nelle commissioni riunite XII e VII nell’ambito dell’Indagine conoscitiva sul contrasto del Doping nella pratica sportiva. “La pronuncia della Cassazione ha aiutato moltissimo sulla frode sportiva, tanto e` vero che, come lei ha avuto modo di vedere in una slide, noi abbiamo utilizzato la norma che consente alla Procura di avere gli atti dalle procure penali, perche´ talvolta queste ultime hanno problemi di segreto istruttorio, ma a volte sono casi ostensivi e anche questo ha aiutato moltissimo nel fenomeno. Poi entriamo nel campo della liberalizzazione del gioco, del fatto che si puo` scommettere durante la gara, pero` il passaggio cruciale c’e` stato soprattutto con l’avvento del doping come reato. L’unico aspetto mancante nella legge – una normativa che secondo me e` fondamentale – consiste nel prevedere un sistema premiale per rompere il muro di omerta` esistente nell’ambito del doping, perche´ il soggetto che viene trovato positivo e` l’ultimo anello della catena, ma per aver avuto una sostanza ci deve essere chi gliel’ha fornita, chi lo ha incoraggiato, chi lo ha aiutato”, ha concluso. cdn/AGIMEG