Nel 2016 i ricavi dei casinò di Macao subiranno un ulteriore calo e si attesteranno al di sotto dei 200 miliardi di patacas (23,4 miliardi di euro), in pratica torneranno ai livelli del 2010. E’ la previsione che ha fatto Fernando Chui, direttore generale della ex colonia portoghese, annunciando gli interventi del governo a sostegno dell’economia. “Intendiamo seguire una politica conservativa e assicurare la stabilità” ha detto il capo del governo. Chui ha anche annunciato che l’esecutivo ha a disposizione un tesoretto da 30 miliardi di patacas che intende investire per sostenere l’economia. E con riferimento specifico all’industria del gioco: “Ci aspettiamo che il mercato di massa si stabilizzi e torni in attivo, il mercato VIP invece deve fronteggiare delle sfide strutturali che non potranno essere risolte nel breve periodo”. I casinò di Macao hanno beneficiato di una fortissima espansione per oltre un decennio, fino a raggiungere nel 2013 i 360,7 miliardi di patacas (42,2 mld di euro). A giugno 2014, le nuove politiche anticorruzione adottate dal Governo cinese hanno determinato un’inversione di tendenza, e i casinò – nella prima parte dell’anno in crescita del 15,8% – hanno chiuso l’esercizio con una contrazione del 2,6% (351,5 miliardi di patacas, 41,1 mld euro). Nel 2015, secondo le ultime stime, il mercato chiuderà a 239 miliardi di patacas (circa 28 miliardi di euro) con una contrazione del 32%. Se le previsioni del Governo si riveleranno vere, il mercato in tre anni avrà persi circa il 45% dei ricavi. lp/AGIMEG