Dopo l’emorragia di incassi che ha colpito Macao nel 2015, anche il nuovo anno non si apre nel migliore dei modi per le case da gioco dell’ex colonia portoghese. A gennaio la raccolta si è attestata a 2,3 miliardi di dollari, il 21,4% in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno: per i casinò si tratta del ventesimo mese in rosso. Una situazione che tuttavia non spaventa il magnate del gioco d’azzardo Sheldon Adelson, presidente della catena Macao Sands China Ltd., per il quale l’industria del gioco a Macao “sta mostrando segni di stabilizzazione”. Una posizione che trova concordi gli analisti, che si aspettano nei prossimi mesi una lieve risalita delle performance di roulette e tavoli verdi. cr/AGIMEG