Carmine Papilio Psicologo Direttore, U.O.C. Ser.t Psicosociale ASL Napoli 3Sud ha dichiarato: “dirigo il servizio S.ert da 15 anni e nonostante tutto il gioco d’azzardo sia riconosciuto come dipendenza dal 1980 e solo con il Decreto Balduzzi che c’è stata una vera e propria legittimazione di questa problematica. Nel programma che prevediamo c’è un momento di accoglienza durante il quale somministriamo un questionario per avere una fotografia di come il paziente arriva a noi, dopo 4 mesi viene somministrato nuovamente un questionario di outcome per capire quali sono stati i risultati dopo il nostro intervento. Dalle nostre analisi e 5 pazienti su 8 riportano un cambiamento significativo, 6 pazienti su 8 riportano un cambiamento affidabile e soltanto 3 su 11 riportano un peggioramento ma aldilà di questi numeri riteniamo che il percorso che stiamo facendo sia positivo. A seguire interviene Giuseppe Guarino Psicologo Dirigente dell’ASL Napoli 3Sud che ha affermato: “il gioco d’azzardo dovrebbe essere affrontato da tutta la famiglia. E’ un disagio che deriva dall’esito di esperienze relazionali, anche il sintomo serve a comunicare il problema alla famiglia ad esempio. Tutti i sintomi del giocatore d’azzardo vengono da noi assunti come una difficoltà e una richiesta di cambiare questa richiede anche la rottura di un equilibrio nella loro vita abituale”. Ogni operatore che pensa di poter eliminare definitivamente il sintomo sa che deve modellare prima il un lento cambiamento nella vita quotidiana del ludopate” ha concluso Guarino. mdc/AGIMEG