Lottomatica Group ha fatto il suo debutto in Piazza Affari.
Nel corso della cerimonia di quotazione il ceo di Borsa Italiana, Fabrizio Testa, ha ricordato come quella di Lottomatica “ad ora è la più grande quotazione in Europa. Siamo orgogliosi che sia avvenuta in Italia e che venga dato un messaggio molto importante: che il nostro Paese è ricco di energia e di forza”.
“Quella di Lottomatica rappresenta la terza ammissione sul listino principale da inizio anno che porta ad un totale di 221 Ipo. Oltre ad essere la prima quotazione in Europa nel 2023, grazie ad una raccolta che è stata molto importante, è anche la terza nell’area Emea per capitalizzazione e quarta per ammontare raccolto”, ha detto Barbara Lunghi, head of primary markets di Borsa Italiana.
“Non è stato facile intraprendere questo percorso visto il momento delicato che stanno vivendo i mercati azionari”, ha detto il ceo Guglielmo Angelozzi.
“Ma non abbiamo avuto dubbi: era la scelta giusta per poter cogliere le opportunità che l’azienda ha davanti a sé in un’ottica di sviluppo di medio lungo termine. Abbiamo avuto al nostro fianco Apollo, un socio coraggioso che ci ha consentito di far crescere tre volte l’Ebitda. Oggi siamo diventati la principale società per ricavi in Italia nel nostro settore, abbiamo rafforzato il nostro portafoglio di business e abbiamo costruito in Italia un hub tecnologico. A tutto ciò si aggiunge la nostra capacità dimettere al centro l’impegno per la sostenibilità e per i fattori Esg”, ha aggiunto – come riporta DealFlower.
“Non è assolutamente un punto di arrivo ma è la prima tappa di un nuovo viaggio che siamo certi darà soddisfazione ai nostri soci e agli stakeholders. La quotazione testimonia anche la grande fiducia dimostrata da parte degli investitori istituzionali e internazionali che sono quasi l’85%. Una fiducia sia nei confronti della società, sia nei confronti del sistema Paese”, ha sottolineato.
“Nel primo trimestre abbiamo registrato una crescita organica like for like del 15-16%. Tutti gli indicatori di business sono in crescita. L’Ebitda si attesta in un range tra i 550 e i 570 milioni e siamo ottimisti per la seconda parte dell’anno. I nostri conti sono solidi. Prima dell’Ipo la leva era di 3,2 volte, un dato che testimonia il buon stato di salute non solo di una società privata in generale ma anche per una realtà che opera nel nostro settore”, ha concluso. cdn/AGIMEG