Il 5 maggio 2005 è una data storica per il gioco del Lotto. Quel giorno va infatti in pensione la figura del bambino bendato addetto alle estrazioni. Dopo 500 anni di vita (nel 2006 venne celebrata la ricorrenza con un francobollo dedicato), il Lotto cambiava pelle. Quella sera venne infatti effettuata la prima estrazione automatizzata, grazie a delle urne elettroniche, che riguardò la ruota di Roma e la neo nata ruota Nazionale.
Le prime due cinquine del Lotto “moderno” furono le seguenti: Roma 49-67-38-54-56, Nazionale 72-12-42-57-31. Il processo di automatizzazione proseguì poi nei mesi successivi. Il 31 maggio ed il 12 giugno del 2007, le urne elettroniche entrarono in funzione anche per le ruote di Napoli e Milano. Il 15 settembre 2009 fu completato il processo di automatizzazione di tutte le ruote.
Il Lotto moderno compie quindi 20 anni, periodo nel quale il gioco più antico al mondo ancora attivo non ha perso il suo appeal e continua a catturare l’interesse di tantissimi appassionati.
La storia del gioco del Lotto
Il Lotto deriva dalla pratica in uso a Genova, nel XVI secolo, che consisteva nello scommettere su cinque, tra 120 nomi di nobili genovesi, che sarebbero stati prescelti tra i membri del Serenissimo Collegio.
A Torino, nel 1674, questa stessa modalità di gioco prende il nome di “Lotto della zitella“, poiché a ciascun numero è abbinato il nome delle ragazze povere ed i proventi del sorteggio vengono distribuiti loro in dote.
Il gioco si estende ad altre città italiane, nonostante i tentativi di proibire le scommesse e le minacce di scomunica. Nel 1731, tuttavia, lo Stato Pontificio ne autorizza l’esercizio, destinandone i proventi al finanziamento di opere architettoniche e di pubblica utilità, quali la costruzione della Fontana di Trevi e la bonifica delle paludi pontine.
Le estrazioni dei numeri diventano sempre più frequenti. Da quelle annuali si giunge progressivamente a quelle settimanali, svolte tradizionalmente il sabato. Nel 1863, con l’unità d’Italia, lo Stato decide di disciplinare il gioco anche ai fini fiscali; inizialmente come sedi estrazionali, vengono scelte otto città d’Italia: Bari, Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia, alle quali, nel 1939, si aggiungono Cagliari e Genova.
La gara per la nuova concessione
Nel 1994 il Lotto venne affidato all’allora Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato. Da 32 anni circa il gioco viene gestito dall’ex Lottomatica, oggi IGT. E’ attualmente in corso la procedura per l’assegnazione della nuova concessione. Due i soggetti in gara, IGT e Sisal attraverso il gruppo Flutter.
L’assegnazione della nuova concessione, che potrebbe valere per lo Stato fino ad 1,5 miliardi di euro, è prevista per questa estate. Il valore della concessione, secondo alcune stime, per i 9 anni previsti è di circa 4,3 miliardi di euro. sb/AGIMEG