Lotti (PD) interrogazione al Ministro dello Sport: “Come intende attivarsi per un percorso condiviso sulla conclusione della stagione in corso del Campionato di calcio di Serie A?”

“Come il Ministro interrogato intende attivarsi – per quanto di competenza – al fine di promuovere, nel rispetto del principio dell’autonomia sportiva, un percorso condiviso per affrontare la conclusione della stagione in corso dei campionati professionistici di calcio di serie A, scongiurando ripercussioni negative sul sistema che potrebbero comprometterne la stessa sostenibilità? Intende attivarsi in ordine alle modalità di conclusione della stagione di serie B e di Lega Pro, nonché della Lega nazionale dilettanti (LND) e le linee guida della Commissione medico-scientifica della Figc tracciate per la serie A devono intendersi applicabili anche alle suddette categorie, contemperando comunque il valore assoluto della tutela della salute con la regolarità delle richiamate attività sportive?”. E’ questo l’interrogativo rivolto dal deputato Lotti (PD) al Ministro per le politiche giovanili e lo sport. Il deputato ha sottolineato nelle premesse dell’interrogazione: “considerato l’evolversi della situazione epidemiologica in Italia, causata dal carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia da Coronavirus (Covid-19), negli ultimi mesi il Governo ha varato diverse misure restrittive; sulla base dell’articolo 1, comma 2, lettera c), del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 marzo 2020 ha sospeso già dal 4 marzo 2020 gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, sospensione confermata e rinviata al 3 maggio dall’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 aprile 2020; in tutte le categorie sportive, sia professionistiche che dilettantistiche, si registra grande incertezza sulla possibilità di portare a conclusione i campionati; la Federazione italiana pallavolo ha decretato la conclusione definitiva di tutti i campionati pallavolistici di ogni serie e categoria, ritenendo conclusi senza assegnazione degli scudetti, delle promozioni e delle retrocessioni tutti i campionati nazionali, regionali e territoriali; altre federazioni, dopo una prima sospensione solo per le categorie juniores e regionali, hanno successivamente annunciato la sospensione definitiva, tra queste il campionato italiano di rugby, il campionato di pallacanestro e i campionati nazionali di pallanuoto di serie A1 maschili e femminili; per le categorie calcistiche la Figc ha comunicato la decisione di sospendere definitivamente i campionati giovanili organizzati a livello nazionale e le fasi nazionali e interregionali delle varie categorie dilettantistiche, dichiarando ufficialmente concluso, per la stagione 2019/2020, il campionato nazionale Primavera organizzato dalla divisione calcio femminile e i campionati destinati ai settori giovanili organizzati dalla Fisc e scolastico; per quanto, invece, riguarda i campionati dilettantistici e l’attività giovanile organizzata dai comitati regionali e provinciali, la Lega nazionale dilettanti (Lnd) ha comunicato che « (…) per quanto attiene ai campionati di sua competenza e organizzati sia a livello nazionale sia dalle articolazioni territoriali (Comitati Regionali, Delegazioni Provinciali e Distrettuali) si riserva l’adozione di eventuali provvedimenti all’esito di quanto sarà successivamente comunicato dalle Autorità di Governo e da quelle sanitarie in relazione allo svolgimento dell’attività sportiva »; il Ministro interrogato, tramite una lettera inviata l’11 aprile 2020 ai presidenti del Comitato nazionale italiano – Coni e del Comitato italiano paraolimpico – Cip, ha prospettato una possibile ripresa degli allenamenti dal prossimo 4 maggio 2020, nel più rigoroso rispetto delle prescrizioni di sicurezza, con l’auspicio di riprendere nei prossimi mesi anche i campionati; la Commissione medico scientifica della Figc, con lo scopo di tracciare le linee guida del protocollo sanitario di garanzia per la ripresa degli allenamenti finalizzati alla ripartenza dei campionati professionistici, ha ribadito che « (…) Per far ripartire il calcio in sicurezza è fondamentale in questa fase mettere a punto le migliori procedure possibili, prospettando il ritiro chiuso almeno per il primo periodo di allenamento e la sanificazione dei luoghi »; l’approssimarsi della data del 4 maggio 2020 anche in relazione all’attivazione della cosiddetta fase 2 necessita di adeguato chiarimento anche per quel che concerne le attività sportive professionistiche”. cdn/AGIMEG