Meno burocrazia per le lotterie che destinano parte del ricavato alle ‘good causes’. E’ quanto prevedono in UK le modifiche al Gamblig Act, che punta a sostenere in questo modo le lotterie riducendo, con il cambio della normativa, i requisiti per la loro istituzione. Tra le misure più evidenti, la rimozione di alcune informazioni sui biglietti e la possibilità per i privati di indire una lotteria, purché abbia fini benefici e non commerciali e a patto che venga garantita la diffusione dei risultati a seguito dell’estrazione. David Evennett, Ministro per il Gioco d’azzardo e lotterie, ha detto: “Questa è una buona notizia per la raccolta fondi in tutto il Paese. La decisione del governo di eliminare questa burocrazia inutile sarà di grande beneficio per fare beneficenza e per finanziare buone cause, incoraggiando più persone a dare vita a lotterie e giochi a premi. I fondi raccolti attraverso le lotterie fanno una grande differenza per le comunità locali e questo cambiamento nella legge garantirà che continuino a prosperare”. Numeri alla mano, ogni anno in UK la Camelot destina in media 1,8 miliardi di sterline – oltre 2,3 miliardi di euro – alle cosiddette ‘good causes’. In termini percentuali, si tratta di circa il 25% dell’intera raccolta, che nell’ultimo anno fiscale (concluso il 31 marzo 2015) si è attestata a 7,2 miliardi di sterline. Un ruolino di marcia invidiabile, che ha consentito alla Camelot, dal 1994 a oggi, di destinare un totale di ben 34 miliardi di sterline, oltre 44 miliardi di euro. Cr/AGIMEG