Nei primi otto mesi del 2020 in Spagna sono cresciute del 7,1% le entrate derivanti dalla tassa sulle vincite, che si sono attestate a 317,8 milioni di euro, contro i 296,7 milioni del periodo gennaio – agosto 2019. La tassa sulla fortuna fu introdotta nel Paese a partire dal 1° gennaio 2013, voluta dal Governo di Mariano Rajoy, e prevede un prelievo del 20% per i premi conseguiti con giochi, lotterie, concorsi pronostici superiori ai 2.500 euro. Al primo anno la tassa sulle vincite fruttò al Governo 268 milioni di euro, una cifra di gran lunga inferiore rispetto a quanto ipotizzato dall’esecutivo, che aveva pianificato di incassare nel 2013 oltre 800 milioni di euro. L’anno successivo, nel 2014, le entrate erariali furono pari a 459 milioni, cifra confermata nel 2015 (451 milioni). Nel 2016 fu pari a 437,8 milioni, cifra salita a 482 milioni nel 2017. Lo scorso anno la tassa della fortuna ha portato al Governo introiti per 416,7 milioni, cifra crollata a 365 milioni lo scorso anno. cr/AGIMEG