Respinta dal Comune di Lodi la richiesta dei titolari di una sala scommesse per l’avvio della nuova attività nei pressi di una parrocchia. I titolari hanno deciso di rispettare il diniego del Comune alla concessione della Scia, ma i lavori di allestimento continuano e sono pronti al ricorso. Il regolamento comunale, in vigore dal 2015, vieta l’apertura di sale scommesse a meno di 500 metri di distanza dai luoghi sensibili; mentre il distanziometro previsto dalla normativa regionale fa riferimento ai soli esercizi con apparecchi da gioco, secondo quanto sostenuto dai titolari dell’attività. Intanto, nuovamente a Lodi, è stato sottoscritto in prefettura un protocollo riguardante le attività di prevenzione e contrasto all’uso delle sostanze stupefacenti da parte di minori ma anche al cyberbullismo, al gioco o altre forme di disagio. cdn/AGIMEG