“Il 23,74 per cento degli utenti del gioco online ha manifestato maggior interesse per il “Gioco a base sportiva”, seguito dal 17,32 per cento della platea che si è rivolto ai “Giochi di abilità a distanza (skill games)”. Il 13,62% degli utenti ha invece scelto i “Giochi di carte organizzati in forma diversa dal torneo e Giochi di sorte a quota fissa”.
E’ quanto sottolineato nel Libro Blu 2022 pubblicato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in riferimento ai giochi a distanza a cui gli utenti hanno fatto maggiore ricorso.
La Raccolta del gioco a distanza ha registrato una crescita pari all’8,78 per cento, dovuta in particolare ad un incremento del 94,53 per cento per i “Giochi numerici a totalizzatore”, del 20,89 per cento per le “Lotterie” e del 19,68 per cento per il “Betting Exchange”.
La Spesa è stata pari a 3.879 milioni di euro. Per quanto riguarda le singole tipologie di gioco il dato più alto è stato registrato dai giochi di carte organizzati in forme diverse dal torneo e giochi di sorte a quota fissa con 2.013 milioni di euro e i giochi a base sportiva con 1.461 milioni di euro. La spesa per il torneo supera i 102 milioni. Mentre il Bingo ha raggiunto 61 milioni, 67 milioni il Poker cash, 46 milioni i giochi numerici a totalizzatore, 53 milioni per il Lotto, 36 milioni il gioco a base ippica, 20 milioni le Lotterie. Il dato più basso è stato registrato dal Betting Exchange con 16 milioni di euro.
“In particolare, a fronte di un maggiore impegno economico rispetto ad altre tipologie di gioco, il “Poker cash” registra per sua natura un importo più elevato e pari a 164,91 euro in media a giocata. Il “Bingo” invece registra l’importo più basso e pari in media a 1,29 euro”, si legge in riferimento agli importi medi per giocata delle diverse tipologie di gioco a distanza.
cdn/AGIMEG