Leveque (AGAS-GiocareItalia): “Comparto giochi massacrato dal pregiudizio ideologico. Spero che la manifestazione trovi ascolto da chi ha potere decisionale”

“Il punto che centrerà la manifestazione ‘rosa’ di domani è quello della grande attrattiva mediatica e della riduzione del rischio a livello di ordine pubblico che evita al settore di venire accusato come criminale a causa di qualche testa calda sfinita dalla crisi. E’ questa l’intuizione geniale alla base della dimostrazione di piazza di domani”. E’ quanto ha affermato il membro del Comitato Direttivo di GiocareItalia e portavoce AGAS – associazione gestori agenzie scommesse, Sergio Leveque, durante la diretta di Agimeg. “In prima persona ho provato ad invitare il signor Endrizzi ad un confronto sulla base dei dati sul gioco e la ludopatia fornita dall’Istituto Superiore di Sanità. Ma l’invito non è stato mai accolto. Purtroppo, i politici non solo non sono mai entrati in una sala giochi ma non hanno mai lavorato in vita loro. Non conoscono le preoccupazioni di chi ogni mattina deve alzare una serranda. L’Italia è agli ultimi posti in Europa per numero di morti e decrescita del Pil, quindi il premier Conte ha fallito su entrambi gli aspetti. In più, il nostro settore vive nel costante pregiudizio ideologico ed è stato massacrato. I nostri governanti non sono stati in grado di prevedere nulla e non hanno saputo programmare la gestione della pandemia e lo dimostrano l’alto numero di DPCM. Ora, si vocifera di una riapertura nelle future ‘zone bianche’ dove l’indice Rt dovrà essere sotto lo 0,5%. Io temo che sia una trappola perché è molto facile risalire sopra quella soglia e le attività delle zone interessate non avranno diritto a ristori. Quindi ho paura che se si riaprirà sarà per poco e si perderanno anche i ristori a cui si ha diritto. Mi auguro che la manifestazione di domani abbia successo in tutti i sensi e che riesca a trovare l’ascolta da coloro che hanno potere decisionale”. ac/AGIMEG