Sono una dozzina gli emendamenti alla legge di Bilancio che intervengono sul settore delle scommesse. Tre proposte di modifica chiedono la proroga delle gare per il rinnovo delle concessioni, e prevedono che dal 2021 il Fondo Salva Sport venga finanziato attraverso i canoni di proroga. Gli emendamenti sono stati firmati da Marco Osnato di FdI e Alessandro Cattaneo di FI (che chiedono una proroga fino al 30 giugno 2023) e da Mauro D’Attis di FI (che invece vuole arrivare fino al 31 dicembre del 2023). D’Attis con un’altra proposta di modifica chiede anche di correggere la norma che ha introdotto la Tassa Salva Sport per il betting exchange, in sostanza chiede di tassare non la raccolta ma la commissione che percepiscono gli operatori, visto che altrimenti l’importo del prelievo supererebbe i ricavi. Ancora, il deputato forzista ha anche presentato una serie di emendamenti per prorogare i termini per versare tutti i prelievi che gravano sul settore delle scommesse (il termine del 30 novembre 2020 slitta al 31 marzo 2021). Molto articolata la proposta di modifica con cui chiede di concedere un ristoro ai concessionari delle scommesse ippiche e sportive, e a quelli degli apparecchi da intrattenimento: in sostanza il testo prevede di retrocedere agli operatori – per gli anni 2021 e 2022 – la parte di prelievo in eccesso rispetto ai livelli del 2019. Infine, D’Attis ha presentato anche un emendamento per chiudere il contenzioso ventennale – che Mef e Mipaaf hanno con i concessionari delle scommesse ippiche – sui minimi garantiti. Per quanto riguarda le scommesse ippiche son o state presentate anche alcune proposte di modifica che chiedono di abbassare il prelievo, in sostanza per di allinearlo con quello delle sportive. L’on. Luca Sani (PD) in particolare chiede due aliquote fisse (20% rete fisica e 24% online), mentre Gianpaolo Cassese (M5S) e Paolo Russo (FI) propongono di abbassare l’aliquota man mano che la raccolta cresce (per la rete fisica ad esempio si parte dal 34% con una raccolta inferiore a 300 milioni, e si scende fino al 20% quando supera i 500 milioni). Manfred Schullian (Misto) infine avanza un’articolata proposta di modifica sul federalismo fiscale e tra le altre cose chiede di riconoscere al Trentino Alto Adige “) i nove decimi delle entrate erariali derivanti dalla raccolta di tutti i giochi con vincita in denaro, sia di natura tributaria, sia di natura non tributaria, in quanto costituite, al netto delle vincite e degli aggi spettanti ai concessionari, da utile erariale”. lp/AGIMEG