Questa mattina, a Firenze, è montata la protesta a causa della mancata riapertura delle attività del settore del gioco. Una dipendente di una sala scommesse ha deciso di incatenarsi davanti all’esercizio. Un’altra lavoratrice ha deciso di rivolgere un appello al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, considerato l’unico in grado di poter riconsegnare la dignità al settore: “Dopo aver ascoltato le parole del Senatore Giovanni Endrizzi, nell’intervista ad Agimeg, anche una persona moderata come me può avere difficoltà a mantenere lucido il pensiero. Io non devo giustificare niente del mio lavoro. Trovo che sia dignitoso come tanti altri. La Costituzione all’art. 4 difendo il mio diritto al lavoro e a fare libera impresa. Parlerò con il Senatore quando qualcuno gli darà ripetizioni di diritto. In uno Stato fondato – prosegue la lettera – sul lavoro non mi vergogno delle mie scelte di vita. Invece mi vergogno di questa maggioranza di governo che, in piena libertà, nega un diritto storico del nostro Paese. Faccio un appello a una persona moderata come me che è il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. E’ il custode e il garante della nostra Costituzione. L’Italia ha fatto la storia in Europa sui diritti alla vita, la libertà e il lavoro. I partiti di questo governo negano a tutti i cittadini italiani la Costituzione. Il mio pensiero deve essere libero come la mia libertà di lavoro. Presidente intervenga per ristabilire la dignità a quei valori conquistati da noi cittadini italiani, altrimenti ci aspetta l’oscurità. Noi siamo il volto dell’art. 4. Chiediamo semplicemente di tornare a lavorare”. ac/AGIMEG