Lamberti (Polimi): “L’Intelligenza Artificiale aiuterà l’esplosione del Metaverso anche nel Gaming”

“In Italia 2,1 milioni di persone hanno provato la Realtà Virtuale, ma non molti di essi tornano ad utilizzarla. Alcuni hanno preso questo dato dicendo che questa tecnologia sarà un fallimento. Inoltre, l’intelligenza artificiale, secondo molti, ha ucciso il Metaverso, cosa che io non credo vera. Anzi, è proprio l’opposto perché l’IA aiuterà l’esplosione del web 3.0, anche per quanto riguarda il gaming”. È quanto ha detto il professore di Marketing Analytics al Politecnico di Milano, Lucio Lamberti, durante il suo keynote speech “Gaming e Metaverso: il futuro è già presente, per chi sa coglierlo” all’Italian Gaming Expo.

“In questo momento nel mondo ci sono 650 milioni di persone che giocano a dei videogiochi. Su Fornite ad esempio ci sono 50 milioni di giocatori al mese. Sul gioco Eoblox ci sono 60 milioni di giocatori, numeri lontani da un social media come Instagram. Però,il numero di messaggi scambiati tra utenti Eoblox sono maggiori rispetto a quelle globali di Instagram. La maggior parte di quei giocatori fanno parte della Generazione Z e Alpha. Questa popolazione non guarda TV, non legge giornali, non sente la radio e non vanno per negozi. Il marketing deve ancora capire come interagire con questa utenza perché, al momento, chi se ne occupa è strutturalmente troppo vecchio per riuscire ad adottare il linguaggio adatto”.

“Le tecnologie immersive trasformano qualunque potenziale esperienza in un gioco. Anzi, la possibilità di tornare varie volte a giocare dipende dai produttori di non fare storytelling, ma storymaking. La differenza verrà fatta proprio in questo ambito”.

“La capacità di progettare esperienze che sono in grado di avvincere il partecipante è la chiave del successo in questo campo. Ciò può essere utile anche nel campo dell’educazione e può fare ampliare il bagaglio di conoscenze delle persone. Se dovessero verificarsi le giuste condizioni questo potrebbe essere uno strumento che cambierà la società”. ac/AGIMEG