Ippica, Ippodromo dell’Arcoveggio: in dieci ad inseguire la gloria nel Gran Premio Italia

Aprile mese di esordi in prima classe per gli indigeni di tre anni i quali, dopo qualche prova interlocutoria per scaldare i motori ed in qualche caso la partecipazione al precoce appuntamento con il fiorentino premio Etruria, incroceranno le forme sotto le Due Torri per iniziare il lungo itinere che li porterà, passo passo, sino all’evento più importante della loro carriera giovanile, il Derby romano di inizi ottobre alle Capannelle. L’edizione odierna della corsa faro del calendario primaverile, vedrà transitare all’Arcoveggio una decina di brillanti esponenti della leva 2014, tutti alla ricerca della notorietà ed all’inseguimento di un successo che nella lunga storia della corsa iniziata nel 1935, ha arriso ad autentici campioni tricolori, dal ricordo in crinoline dei vari Jago Clyde, Floridoro, Mistero, immortalati in bianco e nero tra rotabili d’antan ed un elegante  pubblico in tribuna, alle dodici vittorie consecutive della giubba nero granata di Orsi Mangelli, sino ai più recenti successi di campioni entrati nella storia del trotto contemporaneo, il primo miliardario Esotico Prad, la bionda recorder Giulia Grif, il futuro sire di successo Ideale Luis, l’olandese, di colori e training, Main Wise As, sino alla favolosa volata in 1.12.3 di Oropuro Bar e l’ultimo sigillo in termini di tempo, quello illusorio quanto allora netto ed inequivocabile, della milanese United Roc e di Vp Dell’Annunziata. Il rooster del GP Italia mixa mirabilmente ambizioni e certezze di una  generazione che cerca ancora un suo leader, o meglio attende il ritorno di Vivid Wise As da una inusuale parentesi stalloniera e soprattutto quello di Vampire Dany, ma che ha in Vernissage Grif il campione in fieri, con il biondo alfiere di Gennaro Riccio a riproporre prepotentemente alla ribalta la professionalità ed il talento di Lorenzo Baldi, già 4 volte a segno nell’Italia e pronto a ribadire il ruolo di favorito del suo futuribile allievo, sfoggiando un numero uno che sa di agrodolce insidia tattica. Nelle immediate vicinanze della coppia campano-bolognese, con un comodo ed invitante due sul sellino, si avvierà Vento Spritz, natali veneti come si evince dal suffisso di casa Sarzetto e casacca palermitana così come il training dei fratelli Zanca, la guida del grintoso “Mimmo” lo ha già proposto ad alto livello, proprio in occasione dell’Etruria in cui fu brillante terzo proprio dietro al vincitore Vernissage Grif al suo runner up Vaprio, mentre al post tre troviamo Vanatta, l’erede di Pascià Lest è la proposta di Holger Ehlert affidata come di consueto a Roberto Vecchione e ritorna alle gare dopo un intensa attività a due anni con piazzamenti di pregio nel napoletano Premio Anact e nei successivi  Gran Criterium ed Allevatori, ambendo quanto meno al podio, grazie alla buona collocazione tattica, mentre la forma è tutta da verificare. Precocità e un bagaglio tecnico improntato all’opportunismo contraddistinguono Very Good Zs, uno dei tanti puledri che Walter Zanetti ha presentato con successo nel corso della scorsa estate e che cercherà assieme ad Andrea Farolfi di seguire, sin dove possibile ( non può partecipare ai Gruppi 1), le orme dei predecessori, Rambo Zs, Tresor Zs, e Unno del Duomo, mentre il passo falso fiorentino non ha intaccato le ambizioni di Vale Capar, la vincitrice di Allevatori e Premio Anact al femminile, che troverà in Antonio di Nardo un compagno d’avventura ricco di talento e di sagacia tattica così come desidera il coach Gennaro Casillo. Numero scomodo, il sei, per Volturina Jet, procace ed ambiziosa al punto di sfidare, con eccellenti risultati, i maschi, sia nel milanese Gran Criterium che in occasione del romano Allevatori e di rappresentare l’Italia nella finale della Breeders Course in quel di Wolvega, land olandese a due ore da Amsterdam; ma ora, dopo un rientro fiorentino in chiaroscuro, deve ribadire il suo elevato rating con una performance di spessore contro avversari assai agguerriti ed in forma. Si scende in seconda fila per incontrare un’altra rappresentante del gentil sesso dalla condizione al top e dalle concrete chance in chiave podio, il marchio Spritz certifica la provenienza dalla rigogliosa campagna veneta  per la veloce Vanity, su cui sale il sempre più convincente Manuel Pistone e per la quale Andrea Sarzetto professa incrollabile fiducia, la medesima che accompagna la trasferta di Valchiria Bar, globe trotter sulla quale garantisce Enrico Bellei e che racchiude in sé l’essenza dell’allevamento di Giuseppe Truccone in quanto figlia di Napoleone e Guendalina , entrambi targati Bar ed entrambi performer di prima classe. Il certosino lavoro da abile artigiano delle redini lunghe ha premiato Salvatore Valentino con la duplice presenza al galà bolognese dei suoi allievi Veronese e Vaio dei Veltri, il primo nato sotto la rocca francescana di Gubbio e cresciuto sui prati di Sergio Carfagna, il secondo  romagnolo doc di casa Daltri, entrambi maturati alla scuola del professionista di stanza al Savio e pronti alla trasferta da affrontare con spirito decoubertiano, senza timore reverenziale e con un occhio al generoso marcatore bolognese. cdn/AGIMEG