Ippica, Ughi (Obiettivo 2016) ad Agimeg: “Il rilancio dell’ippica passa dalla creazione di un organismo autonomo con potere imprenditoriale, che punti sulla filiera produttiva e non tagli solo i costi”

“L’innalzamento del payout è una misura positiva in quanto punta a incrementare il movimento di gioco, ma l’ippica resta un soggetto beneficiario passivo, che deve sottostare alle decisioni del regolatore”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della delega al Governo contenente le misure di rilancio del settore ippico, tra cui l’innalzamento del payout al 74% per le scommesse a totalizzatore, la tassazione sul margine per le scommesse a quota fissa e l’introduzione del palinsesto complementare. “Sul tema è stato fatto un discorso scoordinato, si rischia di arrivare alla costituzione di un organismo che sia beneficiario di somme derivanti dall’ippica ma sulle quali lo stesso non ha alcun potere, in quanto sarà un soggetto terzo, nel caso specifico ADM, a decidere sui giochi ippici, come fa per il resto del portafoglio giochi. Ritengo invece che si debba creare un organismo che abbia una valenza imprenditoriale e una sua autonomia – ha proseguito Ughi – in grado di raccogliere da sé le proprie risorse. Il rischio è quello di essere messo da parte nelle scelte del legislatore, visto che il settore ippico dà all’erario 30 milioni di euro all’anno contro i 4,5 miliardi degli apparecchi. I decreti dovranno dare potere decisionale a questo organismo, che possa gestire in autonomia imprenditoriale le proprie scelte per il rilancio del settore. Mancano ancora alcuni passaggi alla legge delega, ma spero che si affidi l’ippica a un soggetto che non si limiti a tagliare i costi, ma che punti sulla filiera produttiva per il rilancio e che abbia quel potere decisionale come lo ebbe l’Unire quando venne istituito dalla Legge Mangelli nel 1942, altrimenti si corre il rischio che ogni anno si vengano a chiedere sovvenzioni allo Stato, mentre è necessario che il settore torni a camminare con le sue sole forze”, ha concluso Ughi. lp/AGIMEG